L’ordine del giorno recitava “Limiti emissioni diossina presso il centro siderurgico ILVA di Taranto”. C’è stata la partecipazione attiva al dibattito sia della maggioranza che della minoranza e il Consiglio Provinciale incaricato il presidente Pellegrino perché intervenga presso il Ministero all’Ambiente.
“E’ necessario – si è detto – che, in sede di valutazione ambientale, di prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento, venga recepita la decisione della Comunità Europa relativa ai limiti di accettabilità dei microinquinanti e l’applicazione del campionamento continuo dei microinquinanti ai camini”.
“Il presidente Pellegrino, al contempo, – informa peraltro un comunicato dell’ufficio stampa della Provincia – è stato sollecitato ad invitare la Regione Puglia ad estendere l’applicazione del comma 1 dell’art. 1 della legge “Norma a tutela della salute, dell’ambiente e del territorio (che prevede limiti alle emissioni in atmosfera)” a tutti i processi termici dell’industria metallurgica e non solo a quelli sviluppati all’interno di impianti soggetti ad autorizzazione integrata ambientale, previsti dal D. Lgs. 59/05”.