L'Associazione Produttori Energia da Fonti Rinnovabili risponde virtualmente alla scelta della Regione Marche di limitare la promozione e lo sviluppo delle FER.
(Rinnovabili.it) – Approvata la Legge Finanziaria della Regione Marche che impone, nell’articolo 57, limiti alla costruzione di impianti a biomasse con potenza maggiore ai 5 MW termici e applica sanzioni a quelli dove avviene un superamento della soglia statale pari a 50 MW.
Il direttore dell’APER, Marco Pigni, ha risposto così alla notizia: ”Tutto ciò risulta in evidente contrasto con il quadro normativo (comunitario e nazionale) di riferimento che impone la promozione e la massima diffusione delle fonti rinnovabili nonché il rispetto delle discipline statali di settore. Date le premesse, APER non ha potuto fare a meno di richiedere al Governo di instaurare un giudizio di illegittimità costituzionale in via di azione ai sensi dell’articolo 127 della Costituzione”.
“Auspichiamo pertanto – conclude Pigni – che un sollecito intervento da parte delle competenti autorità nazionali rendano superfluo un ricorso alla Commissione Europea per l’apertura di un procedimento di infrazione ai sensi dell’art. 226 del Trattato CE che costituirebbe, per l’Associazione, il successivo intervento in difesa degli interessi”.
Una mossa discutibile, visto e considerato che in un panorama energetico mondiale allarmante anche il minimo sforzo da parte delle realtà locali potrebbe rappresentare un enorme passo avanti per una rivalutazione energetica più sostenibile.