Nella caserma Bazzani di Roma, alla presenza dei ministri Pecoraro Scanio, Visco e Parisi, del generale Gianni Rotondi, Capo di Stato Maggiore dell'Esercito e del generale Fabrizio Castagnetti, segretario generale della Difesa, è stato presentato un progetto di produzione di energia fotovoltaica per le caserme
Per la prima volta in Italia, le forze armate si schierano in difesa dell’ambiente e lo fanno con al loro fianco, i ministri Visco per l’Economia, Parisi per la Difesa e Pecoraro Scanio per l’Ambiente. Nell’ambito della manifestazione “In difesa…dell’ambiente” è stata presentata il programma di ristrutturazione di alcune caserme, con una particolare attenzione alle tematiche ambientali e con un ampio ricorso alle tecnologie da energie rinnovabili.
Il seminario, che ha accompagnato la manifestazione, è stato tenuto dal professor Vincenzo Naso, che ha trattato degli impianti da fonti rinnovabili di ultima generazione, e dal professor Mauro Spagnolo che ha illustrato i più recenti sistemi di efficienza energetica nell’involucro edilizio.
L’avvenimento è di una certa importanza, in quanto, come è stato ribadito dagli interventi dei poliici e dei tecnici, è la prima volta che le Forze Armate scelgono il percorso della sostenibilità per proprie sue attività. Il binomio “forze armate-fonti rinnovabili di energia” è assolutamente originale e si concretizzerà nella realizzazione di tre impianti fotovoltaici per le caserme “E. Rosso” (1140 kWp), “N. Ponzio” (627 kWp) e “F. Bazzani (672 kWp). Esse si trovano nella cittadella militare della Cecchignola, a Roma, e avranno assicurata l’energia pulità per tutte le esigenze energetiche. Il progetto è stato elaborato dall’Ispettorato delle Infrastrutture dell’Esercito. Tutte le modalità tecniche ed amministrative sono state definite in collaborazione sia con l’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas che con il Gestore del Servizio Elettrico (G.S.E.)