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Le Cinque Terre scommettono sul sole

Il fotovoltaico, tecnologia amica dell'ambiente, non può più essere considerata "alternativa". Lo impongono le pessime condizione di salute della Terra. Le Cinque Terre rispondono con 6 impianti fotovoltaici realizzati e quattro in cantiere.

«Ogni giorno, il nostro pianeta riceve dal sole tanta energia quanta ne consuma in un anno. Sottolinea Franco Bonanini, presidente del Parco Nazionale delle Cinque Terre – Sarebbe dunque, non solo sciocco, ma ad oggi un crimine non utilizzare questa fonte di energia inesauribile. Per questo già da alcuni anni l’impegno concreto, in accordo con l’amministrazione comunale di Riomaggiore, è quello di utilizzare fonti energetiche ecocompatibili per l’illuminazione pubblica.»
Il 2003 è stato l’anno della svolta: prima l’illuminazione e il riscaldamento della sala didattica del Centro di Educazione Ambientale di Torre Guardiola; poi l’illuminazione degli uffici presso la Stazione ferroviaria di Manarola ed infine l’illuminazione di passo a led della Via dell’Amore. Tutti interventi realizzati attraverso l’installazione di pannelli fotovoltaici e centrali di captazione perfettamente integrati con l’ambiente circostante.
Due anni più tardi sono stati posizionati nove pannelli fotovoltaici lungo il sentiero che dalla Litoranea conduce al Santuario della Madonna di Montenero: un intervento studiato per ridurre al minimo l’inquinamento luminoso e lo spreco di energia, anche se pulita, tramite l’installazione di sensori che rilevano il passaggio dei pedoni.
Per finire nel 2008 sono stati realizzati altri due impianti per la produzione di energia elettrica tramite il sole: quello per l’illuminazione votiva del cimitero di Riomaggiore e quello del presepe di luci di Manarola.
«Per dare qualche cifra, che credo significativa – sottolinea l’ingegner Perrone, specializzato nelle progettazione di impianti fotovoltaici, che da ormai 6 anni collabora con il Parco Cinque Terre e il Comune di Riomaggiore – grazie agli impianti sino ad oggi realizzati sono stati risparmiati 10.200 Kw/h ogni anno, non consumati quasi 3 tonnellate di petrolio e soprattutto non immessi nell’atmosfera circa 2 tonnellate e mezzo di anidride carbonica.»
I progetti in cantiere
La strada è quella giusta e lo sembra dimostrare la volontà e l’impegno con cui si è deciso di percorrerla sino in fondo.
Già a partire dal 2009 infatti è stata programmata la realizzazione di quattro ulteriori impianti fotovoltaici che soddisfino le necessità energetiche dei cimiteri di Manarola e Vernazza, della sede del Centro Territoriale Antincendio di Monterosso e del frantoio del Groppo, sopra Riomaggiore.
«Con la realizzazione di quanto è già a progetto – conclude l’ingegner Alessandro Perrone – si otterrà il raddoppio dell’energia risparmiata e della quantità di CO2 non immessa. Un grande risultato per un piccolo territorio.»
Ma gli interventi non si esauriscono con l’installazione di nuovi pannelli solari.
E’ infatti allo studio congiunto di Parco Cinque Terre e Comune di Riomaggiore un più articolato “piano contro l’inquinamento luminoso”: «tra le soluzioni ipotizzate la collocazione di fotocellule, sensori di presenza, lungo i carruggi e le scalinate meno utilizzate del borgo, – ha annunciato Franco Bonanini, presidente dell’Ente Parco – così da razionalizzare e ulteriormente ridurre l’utilizzo dell’energia elettrica “tradizionale”.