Il Parco Nazionale promuove una campagna di sensibilizzazione al risparmio idrico, regalando un kit frangigetto: miscelatori applicabili ai rubinetti di bagno e cucina.
Risparmiare con l’acqua, facilitare e incoraggiare i comportamenti ecologicamente virtuosi per un uso più razionale delle risorse. Il Parco Nazionale, dopo aver sposato il solare punta oggi sul risparmio di acqua, regalando alla popolazione residente kit frangigetto applicabili ai rubinetti di bagno e cucina. Il dispositivo è in grado di mantenere la stessa consistenza del flusso erogato, miscelando aria ed acqua, consentendo così un risparmio idrico fino al 50%.
«Il risparmio idrico deve diventare uno dei principali obbiettivi per la tutela e la conservazione del pianeta. – spiega Gennaro Montuori, distributore per la società Ad-Hoc – l’Unione Europea ha infatti stabilito che entro il 2020 dovrà aumentare del 20% l’energia prodotta da fonti rinnovabili mentre dovranno essere ridotte sempre del 20% le emissioni di inquinanti CO2 nell’atmosfera. Possiamo quindi dire che l’azione del Parco si pone all’interno di questo obbiettivo con l’impegno di ridurre i consumi idrici, che ricordiamo oltre a rappresentare uno spreco di acqua, costituiscono anche un consistente consumo di energia».
«Nel Kit è compreso anche un erogatore a basso flusso da applicare alla doccia, grazie al quale è possibile avere un’erogazione di 9 litri d’acqua al minuto, mentre una doccia normale consuma in media dai 18 ai 20 litri. – aggiunge Gennaro Montuori, società Ad- Hoc – L’acqua calda in bagno ed in cucina rappresenta, dopo il riscaldamento, il secondo ambito in cui viene consumata più energia elettrica in casa. E’ quindi importante saperla utilizzare al meglio, non solo per il risparmio economico ma anche e sopratutto per la tutela di ambiente e pianeta. Il kit è per il momento solo un piccolo intervento che permetterà però di far risparmiare mediamente ad una famiglia, più del 10% di acqua all’anno senza alcuna riduzione dei comfort. Questo è un modo semplice per ridurre gli sprechi e allo stesso tempo calcolare quanta acqua viene consumata all’interno di ogni nucleo familiare».
Ma non solo, alle Cinque Terre è allo studio un progetto che consentirà di utilizzare le acque depurate per l’irrigazione dei campi coltivati, ed un ulteriore obbiettivo sul fronte delle energie alternative sarà quello di abbandonare le vecchie lampadine a incandescenza, per adottare quelle a risparmio energetico o Led.