Da giovedì 15 settembre sarà possibile fare richiesta di contributo per la realizzazione di edifici “a energia quasi zero”, ovvero ad altissima prestazione energetica e a utilizzo di energia proveniente prevalentemente da fonti rinnovabili. La Regione Piemonte è la prima in Italia ad adottare un provvedimento di questo tipo, che ha una forte componente sperimentale. Si tratta infatti di realizzare gli “edifici del futuro”, con standard costruttivi proiettati al 2020.
La sperimentazione consiste nel costruire o ristrutturare edifici che richiedano la minor quantità possibile di energia, a prescindere da come essa sia prodotta. La domanda di energia è l’espressione della “bontà” dell’involucro (basse perdite di calore e alto utilizzo degli apporti gratuiti).
“ La finalità del bando – dice l’ assessore allo Sviluppo economico Massimo Giordano – è quella di porre la Regione Piemonte all’avanguardia nel settore dell’architettura energeticamente sostenibile, permettendo la realizzazione di edifici pilota potenzialmente replicabili sul territorio regionale, che possano costituire degli esempi concreti per gli edifici del prossimo futuro. Inoltre la realizzazione di edifici a energia quasi zero riveste, ad oggi, uno spiccato carattere dimostrativo, che necessita di un supporto anche economico in ragione della maggior complessità progettuale e dei costi più alti necessari per la loro realizzazione ”.
“ Si tratta di una misura – aggiunge l’assessore Giordano – in linea con quanto chiede l’Europa per il raggiungimento entro il 2020 degli obiettivi in materia energetica, ovvero la diminuzione del 20 per cento dell’uso di carburanti fossili, la diminuzione del 20 per cento delle emissioni in atmosfera e l’aumento del 20 per cento dell’uso di energie rinnovabili. In tal senso si è data particolare importanza a tale tipologia di edifici, il cui standard sarà obbligatorio per tutte le nuove costruzioni a decorrere dal 2020, con un anticipo di tale obbligo a partire dal 31 dicembre 2018 per gli edifici di nuova costruzione di proprietà o occupati da enti pubblici ”.
Possono presentare di contributo i privati cittadini e i soggetti pubblici, oltre agli organismi pubblici e privati senza scopo di lucro, in qualità di proprietari o titolari di diverso diritto reale o di godimento rispetto all’intervento, che deve essere realizzato in Piemonte. Il bando, cui sono inizialmente destinati circa 2.000.000 di euro, è gestito da Finpiemonte S.p.A. con procedura “a sportello” e rimane aperto fino all’esaurimento della dotazione finanziaria. Le domande dovranno essere inviate con procedura telematica a Finpiemonte S.p.A. a partire dalle ore 10.00 del giorno 15 settembre 2011.