Alla Fiera del Bovino di Cremona fa il suo debutto l’impianto per la produzione di biogas a partire dalla fermentazione del siero del latte e dei suoi derivati
(Rinnovabili.it) – Nella fattoria di domani saranno le mucche da latte a produrre i biocarburanti. Sembra incredibile eppure la sintesi di biogas a partire dal latte e dai suoi derivati è già oggi una realtà. E per mostrare le potenzialità di una produzione così particolare *Sebigas* ha presentato alla Fiera del Bovino, in corso fino al 31 a Cremona, un impianto che dà la possibilità ad aziende agricole e caseifici, non solo di risparmiarsi i costi legati allo smaltimento del siero del latte ma anche di divenire produttori di energia. Sì, perché la tecnologia che Sebigas ha realizzato in collaborazione con l’austriaca *AAT,* che da anni realizza nel proprio paese questi impianti (con potenze tra i 250 ed i 500 KWe), proprio a partire dalla digestione anaerobica del siero vaccino produce biogas da reimpiegare per la produzione elettrica e digestato che può essere a sua volta impiegato come fertilizzante agricolo.
In realtà la tecnologia è stata pensata appositamente con certa flessibilità rendendo l’impianto adatto anche ad altre matrici organiche come i vegetali e foraggi di scarsa qualità, i liquami e letami degli allevamenti zootecnici, le acque reflue dell’agro-industria, bucce di pomodoro, vinacce, sanse di oliva. “Questa nuova tipologia di impianti – sottolinea l’ing. Oreste Tasso, Amministratore Delegato di Sebigas – oltre a costituire per Sebigas un’ulteriore tappa nello sviluppo della propria tecnologia e delle sue possibili applicazioni per la produzione del biogas, realizza a tutti gli effetti una nuova soluzione in grado di prospettare benefici economici ed ambientali al comparto caseario, più in generale avvicinando ulteriormente il comparto dell’agroindustria al mondo della produzione di energia da fonti rinnovabili”.