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Lancashire, l’energia dalle acque reflue rende autonomo il sito di Stodday

Estrarre il metano dalla parte solida delle acque reflue permetterà alla centrale della United Utilities di generare l'energia sufficiente al sito e sfruttare la produzione in eccesso immettendo l'elettricità nella rete nazionale

(Rinnovabili.it) – “Poo Power” è questo il nome che in lingua inglese descrive la produzione di energia ottenuta sfruttando il metano contenuto nella parte solida delle acque grigie raccolte. Il progetto previsto per il sito di Stodday, dove la United Utilities possiede una centrale per il trattamento delle acque reflue, tratterà i residui organici in modo da generare energia a basso impatto ambientale. La fonte energetica, il metano estratto dai liquami, verrà quindi sfruttato per alimentare il motore del nuovo impianto combinato calore-energia da 500 kW, che riceve giornalmente 1000 metri cubi di fanghi e riesce a produrre 40mila metri cubi di gas a settimana rendendo così completamente autosufficiente dal punto di vista energetico l’intero sito che è anche in grado di immettere nella rete energetica nazionale l’elettricità generata in eccesso.
Parte del progetto ha inoltre previsto lo sviluppo di un nuovo idrolizzatore enzimatico per il trattamento dei fanghi, un sistema in grado di scinderne le molecole semplificando i processi di eliminazione di batteri nocivi quali la salmonella e l’E. Coli. Dal procedimento si riesce inoltre ad estrarre il vapore necessario alla produzione di acqua calda che viene impiegata all’interno di tutti gli uffici del sito per poi passare alla distribuzione dei residui dei fanghi di depurazione che gli agricoltori utilizzano per fertilizzare le piantagioni.