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Lampadine a incandescenza al bando dal 2012

Ben15 milioni di tonnellate di CO2 in meno per l’ambiente e 50 euro all’anno in più per i consumatori: questi i risultati stimati dicendo addio alle lampadine a incandescenza, per le quali la CE ha vietato vendita e utilizzo dal 2012.

La Comunità Europea ha decretato che dal 2012 l’utilizzo delle lampadine a incandescenza sarà vietato. Verranno pertanto eliminate dal mercato già da settembre di quest’anno anche se in maniera graduale; si inizierà con l’eliminare quelle più gravose da 100 W, quelle a maggiore potenza, per finire con quelle a potenza minima entro lo scadere del 2012. Il mercato tuttavia non ha atteso che la CE si esprimesse in merito all’argomento, e già da diverso tempo ha visto e promosso la progressiva sostituzione delle lampadine tradizionali con quelle a basso consumo energetico. Alla base della preferenza dei consumatori nei confronti di queste ultime sia una nuova sensibilità ambientale, sostenuta da una maggiore comprensione della questione energetico-ambientale, che una dichiarata ed esplicita volontà di garantirsi un sensibile risparmio economico derivante da un minore consumo energetico derivante dalla nuova tecnologia, quantizzato in 50 euro l’anno in consumo di energia elettrica. La colpa principale attribuita alle lampadine a incandescenza è dovuta infatti all’elevato consumo di energia elettrica ad esse connesso, con tutto ciò che comporta dal punto di vista economico per le famiglie. Quanto all’aspetto puramente ambientale, l’eliminazione dal mercato delle vecchie lampadine a incandescenza permetterà di risparmiare l’equivalente di 15 milioni di tonnellate di CO2, risparmiate quindi all’ecosistema. Le vecchie lampadine pertanto entreranno nel paniere dei ricordi assieme alla benzina al piombo e all’eternit che tanto erano diffusi negli anni passati, lasciandosi dietro una serie di effetti dannosi che l’ambiente è felice di dimenticare.

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