Rinnovabili

L’ambiente secondo Sarah Palin

La neo candidata alla vicepresidenza USA dei repubblicani parte in quarta per illustrare nel suo modo vigoroso e deciso la questione energetica a St.Paul, nel Minnesota.
“Costruiremo più gasdotti, più centrali nucleari, più posti di lavoro grazie al carbone pulito, iniziative su fronte dell’eolico, del solare, del geotermico e delle fonti alternative”. La numero due di John McCain vuole che l’America si serva di “risorse americane, prodotte dal genio americano e da lavoratori americani”.
E l’ordine delle priorità è molto indicativo della sua visione energetica: primo le trivelle, poi l’atomo, subito dopo il carbone e, in ultimo, rinnovabili, sulla cui efficacia La Palin soprannominata “Barracuda” si è già dichiarata perplessa. Come perplessa si è detta sulle drammatiche previsioni del “climate change” e del “global warming” e quindi sul nesso tra le conseguenze delle attività umane e i cambiamenti climatici.
Ipotizza, nel breve tempo dedicato al problema ambientale un mix di nuovo(?) petrolio e altre fonti fossili, centrali nucleare (45 da realizzare entro il 2030), auto ecologiche e incentivi per chi riduce le emissioni su base volontaria, dimostrandosi più realista del suo capo . Infatti il suo programma è molto meno avanzato rispetto a McCain, che sui cambiamenti climatici aveva detto di voler creare un frattura rispetto alla politica di Geroge W. Bush.

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