(Rinnovabili.it) – Per l’Agenzia Internazionale per l’Energia circa il 50% della riduzione delle emissioni in Europa entro il 2050 si potrebbe ottenere attraverso la diffusione di tecnologie per l’efficienza energetica. Un tema di cui si è discusso oggi in un seminario organizzato da Adiconsum, a cui ha preso parte anche Carlo Manna, responsabile Ufficio Studi dell’Enea, che ha parlato delle potenzialità dell’efficienza energetica, in vista anche degli obiettivi europei del 20-20-20, che sembrano essere sempre più lontani.
Una maggiore efficienza non porterebbe solo benefici all’ambiente ma anche all’economia. Lo stesso Manna, riportando i dati di Confindustria, ha rilevato come una corretta politica d’incentivazione potrebbe portare ad un aumento della produzione industriale di quasi 20 miliardi di euro. I settori che potrebbero ricevere un vantaggio maggiore dall’adozione di queste misure sarebbero in particolare quello dei trasporti e quello dell’edilizia, con 26 miliardi, con un relativo aumento anche dell’occupazione di oltre 400 mila posti di lavoro. In particolare gli strumenti da utilizzare dovrebbero essere due: i Titoli di Efficienza Energetica e la detrazione fiscale del 55%.
Analizzando poi il mercato dei TEE, i Certificati Bianchi, si è visto come negli ultimi 5 anni il contributo fornito dagli interventi sugli usi elettrici nel settore civile, come incentivi su lampadine ed elettrodomestici, è quasi raddoppiato stabilizzandosi intorno al 60% rispetto ad altri settori. Per quanto riguarda la Detrazione Fiscale del 55%, cioè la riduzione delle imposte, Irpef o Ires, per intervenenti sul risparmio energetico degli edifici esistenti il campo sembra essere ancora al centro di notevoli discussioni. Anche il sottosegretario allo Sviluppo Economico Stefano Saglia, intervenuto oggi, non ha infatti escluso la possibilità di allargare anche all’Iva il provvedimento. “Stiamo lavorando con il ministero dell’Economia – ha spiegato Saglia – per dare un futuro a una misura che rappresenta un driver importante per lo sviluppo e la crescita”. Un provvedimento che “non è un esborso erariale ma una misura che può produrre un saldo, quanto meno in pari di gettito fiscale”.
Sempre sulla detrazione del 55% si è concentrata anche la relazione di Pieraldo Isolani, responsabile settore Energia e Ambiente dell’Adiconsum, che ha chiesto una stabilizzazione nel medio periodo degli incentivi per dare la possibilità alle imprese di programmare da una parte gli investimenti in nuove tecnologie e dall’altra di razionalizzare i processi produttivi.