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La visione Ewea per il mercato energetico dell’Europa 2020

(Rinnovabili.it) – Solo la scorsa settimana la Commissione europea, presentando i propri obiettivi prioritari sui corridoi energetici, aveva affermato “la UE paga il prezzo per le sue infrastrutture energetiche obsolete e scarsamente interconnesse”. Oggi, dal palco berlinese di GRID 2010 l’European Wind Energy Association (EWEA) risponde al problema presentando la propria visione per un sistema di energie rinnovabili moderno ed efficiente. La relazione “Powering Europe: wind energy and the electricity grid”:https://www.ewea.org/fileadmin/ewea_documents/documents/publications/reports/Grids_Report_2010.pdf lanciata ufficialmente, analizza le problematiche tecniche, economiche e normative che devono essere affrontate in modo da integrate nel sistema elettrico europeo quantità significative di energia eolica tali da permettere ai Ventisette di raggiungere gli obiettivi energetico-climatici della UE. Ad oggi, si legge nel rapporto, gli ostacoli principali allo sviluppo del settore sono rappresentati dalle infrastrutture e dai mercati. I benefici economici derivanti dalla creazione di un mercato unico dell’energia elettrica e dal miglioramento delle infrastrutture secondo il nuovo rapporto EWEA sarebbero notevoli a cominciare da una riduzione di ben *1,5 milardi di euro l’anno* nel totale dei costi operativi della produzione energetica. Il vantaggio poi di integrare i 265 GW eolici nelle reti comunitarie entro il 2020 porterebbe un risparmio di *41,7 miliardi annui* nei costi dell’energia elettrica.
Il rapporto rivela inoltre che la flessibilità dovrà essere un elemento chiave dei sistemi energetici europei in futuro. Questo significa che la produzione dovrà essere più elastica per tener conto delle fonti di energia variabili come l’eolico e il solare. Saranno necessarie reti intelligenti per consentire la gestione della domanda e degli approvvigionamenti, migliorando anche il collegamento a livello delle infrastrutture nazionali. Danimarca, Germania, Spagna, Irlanda e Paesi Bassi sono riusciti in questa impresa, rendendo già i propri sistemi più flessibili rispetto al passato. L’infrastruttura per accogliere importi dalle fonti rinnovabili sempre maggiori e creare una concorrenza effettiva in un mercato unico dell’energia elettrica dovrà comprende una nuova griglia offshore nelle acque del nord Europa (Mare del Nord, Mare d’Irlanda e del Mar Baltico) e un certo numero di miglioramenti nelle interconnessioni dell’area continentale (in particolare tra la Spagna e la Francia, ma anche tra la Germania ei suoi confinanti).

Il GRID 2010 è stato inoltre il palco d’elezione per l’assegnazione di un riconoscimento particolarmente atteso: quello del prestigioso _Poul la Cour Prize._ Dal 1993, il premio viene assegnato agli individui che hanno aperto la strada allo sviluppo dell’energia del vento ottenendo risultati eccezionali nella comunità eolica. Il vincitore di quest’anno è Ian Mays, CEO e fondatore di RES e primo presidente dell’European Wind Energy. “Vorrei congratularmi con Ian”, ha detto Christian Kjaer, Chief Executive EWEA. “Il suo impegno e l’entusiasmo per lo sviluppo dell’energia eolica non hanno vacillato in 35 anni di lavoro, la sua società è uno degli sviluppatori di maggior successo a livello mondiale e uno dei primi produttori indipendenti di elettricità a raggiungere grandi risultati. Per me rappresenta una delle persone che ha portato l’industria eolica a livello internazionale, attraverso la sua attività imprenditoriale e politica”.

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