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La UE all’UK: inquinare meno o multe per 300 mln di sterline

(Rinnovabili.it) – Prossimo obiettivo? Decongestionare il traffico del centro città. Con questa prerogativa il sindaco di Londra, Boris Johnson, cercherà di adempiere alla normativa europea in fatto di emissioni. Il sollecito è arrivato da una missiva giunta ieri direttamente dalla Commissione Europea nella quale viene sottolineata la situazione ancora critica di alcune aree urbane che superano i limiti di PM10 consentiti dalla legge: mentre alcune aree della Gran Bretagna rientrano negli standard di qualità fissati dall’UE lo scorso anno non è così per la Greater London Urban Area né per Gibilterra che superano i limiti di particolato consentiti.
Il Regno Unito, dopo aver presentato lo scorso anno una richiesta di esenzione per la città di Londra e per altre sette zone, ha ricevuto una risposta negativa dalla Commissione per non essere riuscito a rispettare norme e piani che in altre aree hanno avuto successo.
Il precedente governo avanzò, il mese passato, una richiesta di esenzione unicamente per Londra, per concedere alla capitale più tempo per adempiere alla normativa. La Commissione ha sottolineato però che il ripetuto fallimento sulla qualità dell’aria, ha reso invece necessario l’invio al Regno Unito di un “avviso finale” ribadendo che se Londra non riuscirà a prendere le necessarie misure per combattere l’inquinamento atmosferico, la Commissione la deferirà alla Corte di giustizia europea, dove potrebbero essere imposte multe fino a 300 milioni di sterline l’anno.
“Boris Johnson deve introdurre misure più rigorose per garantire che Londra risulti conforme ai limiti per l’inquinamento dell’aria voluti dall’UE, piuttosto che basarsi così pesantemente sull’aiuto governo” ha dichiarato l’attivista Jenny Bates, membro di Friends of The Earth. “Il sindaco deve abbandonare i piani che andrebbero ad aumentare il traffico, l’inquinamento dell’aria e ad incrementare il cambiamento climatico”.
Il Commissario all’Ambiente europeo Janez Potočnik ha avvertito che altri Stati dovranno presto garantire la conformità alle normativa di qualità dell’aria con il rischio di trovarsi da dover affrontare un’azione legale. “L’inquinamento atmosferico è un male per la nostra salute” ha commentato. “Riduce l’aspettativa di vita di oltre otto mesi in media e di più di due anni nelle città e nelle regioni più inquinate” anche per questo gli “Stati membri devono rispettare le norme di qualità aria rapidamente e ridurre le emissioni di inquinanti dell’aria.”

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