La scuola Emas raddoppia. La seconda edizione del corso per tecnici in acustica ambientale si svolgerà in due sedi: una a Teramo e l’altra a Pescara. In meno di tre anni la scuola, nata da un’intesa fra Agenzia regionale per l’Ambiente, la Provincia di Teramo, l’Anci e la Provincia di Chieti ha formatofino ad oggi oltre 60 esperti di legislazione, “audit” e certificazioni ambientali; altri 60 li formerà con il corso per esperti di acustica ambientale iniziato proprio in questi giorni in collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Facoltà di Architettura dell’Università G.D’Annunzio di Chieti-Pescara e con il Consorzio Universitario della Marsica-Facoltà di Ingegneria dell’Aquila.
Circa il 50% dei corsisti ha in corso una collaborazione con enti o aziende e a questo punto, l’Assessorato all’Ambiente della Provincia di Teramo vuole estendere il partnerariato: “Proprio in questi giorni sta deliberando l’adesione la Provincia di Pescara e proporremo l’ingresso all’associazione Emas anche alla Provincia dell’Aquila. Puntiamo a far diventare la scuola una realtà di alta formazione di interesse regionale e interregionale” ha annunciato l’assessore Francesco Marconi questa mattina nel corso della cerimonia per la consegna degli attestati dei corsi già svolti.
Alla cerimonia hanno partecipato l’assessore all’ambiente della Provincia di Pescara, Mario Lattanzio, il commissario del Parco Sirente Velino Patrizio Schiazza (altro ente che ha aderito alla scuola); il direttore della Scuola Emas, il professor Roberto Cipollone (Università dell’Aquila); Lorelay D’Amico, fra le promotrici della Scuola, in rappresentanza dell’Arta.
Le Scuole EMAS, nate su sollecitazione dell’Unione Europea che ha istituito la certificazione Emas (acronimo di Eco Management and Audit Scheme: è una certificazione che ha come obiettivo quella di aumentare le capacità gestionali di un ente o di un’azienda per ridurre l’impatto ambientale delle attività e ridurre gli sprechi) sono riconosciute a livello nazionale e formano consulenti e revisori ambientali per l’impresa e la pubblica amministrazione: dall’adozione di tecnologie innovative all’introduzione di metodi di gestione più attenti alle risorse e alle fonti non rinnovabili, infatti, vi sono una serie di competenze nuove che richiedono l’utilizzo di specifiche figure professionali.
“Un obiettivo che si raggiunge stimolando la capacità di amministrare e progettare in maniera nuova, apprendendo tecniche basate non solo sul rispetto delle leggi, ma sul miglioramento continuo dei servizi e dei programmi, sulla creazione di un rapporto di fiducia fra le istituzioni e il pubblico e sulla partecipazione attiva dei dipendenti” ha specificato il direttore Cipollone.
Che vi sia un cambiamento in atto è testimoniato dalla crescente domanda di certificazioni ad adesione volontaria (EMAS II, ISO 14000), che permettono alle aziende di attestare la validità delle proprie procedure mediante la verifica (audit) della rispondenza a determinati requisiti definiti a livello internazionale.
“In questo contesto l’esperienza della scuola Emas va rilanciata e rafforzata – ha dichiarato il presidente Valter Catarra che ha fatto gli onori di casa – puntiamo a farla diventare un organismo di alta formazione di valore regionale e interregionale. Nel contempo, soprattutto le Province, possono contribuire a sensibilizzare enti locali e poli produttivi affinchè adottino i sistemi di certificazione ambientale”.
Negli ultimi anni l’approccio legislativo è gradualmente mutato e si è assistito all’introduzione di norme di protezione ambientale nelle quali viene data particolare rilevanza al concetto di prevenzione, autocontrollo e alla gestione diretta da parte dei soggetti responsabili delle attività produttive. Tra gli strumenti a carattere volontario i più rilevanti, appunto, sono il regolamento EMAS che detta i principi per una corretta gestione ambientale dei processi aziendali, e il marchio Ecolabel, che si focalizza invece sui prodotti di largo consumo specificandone i criteri di ecologicità.