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La Scozia presenta il Piano Zero Waste

Il governo scozzese lancia il Piano Zero Waste che racchiude una serie di iniziative volte alla diminuzione dei rifiuti conferiti in discarica, l'aumento delle percentuali di riciclo e l'utilizzo dei rifiuti per la generazione di energia pulita

(Rinnovabili.it) – La Scozia diventa oggi una delle prime realtà al mondo a presentare un piano per divenire una società *zero waste* annunciando una serie di iniziative e di obiettivi per la riclassificazione dei rifiuti come risorsa energetica preziosa.
Tra gli impegni quello di conferire in discarica solo il 5% dei rifiuti nel 2025 con il 70% del totale riciclato e il restante 25% riutilizzato o impiegato per la generazione di energia.
Una portavoce del governo ha riferito che gli obiettivi dovrebbero riguardare tutti i rifiuti, compresi quelli commerciali, edili e industriali. “In passato gli obiettivi hanno riguardato solo i rifiuti urbani, che rappresentano una parte relativamente piccola del flusso totale”, ha dichiarato aggiungendo che lo scopo del nuovo piano è quello di creare un ampio quadro che incoraggi le imprese e le famiglie a trattare la spazzatura come una risorsa di primo piano.
I nuovi obiettivi contenuti nel programma non saranno collegati a multe per inadempienza, ma il governo ha segnalato l’intenzione di introdurre una serie di norme volte all’incremento dei tassi di materiali quali vetro, metallo e legno e provvedendo ad organizzare la raccolta differenziata in modo da regolamentare e aumentare i tassi di riciclaggio.
Parlando in occasione del lancio ufficiale del piano “Rifiuti Zero” a Edimburgo, avvenuto stamani, il segretario all’Ambiente scozzese Richard Lochhead ha rivelato che i livelli di riduzione dei rifiuti potrebbe produrre enormi benefici economici e commerciali per il paese: “Negli ultimi anni, gli scozzesi hanno compiuto notevoli progressi nella riduzione dei rifiuti, ma le famiglie, le imprese e la società producono ancora tanti rifiuti da riempire una piscina olimpionica ogni 10 minuti”, ha riferito. “Guardare ai rifiuti come una risorsa apre molte porte, piuttosto che scartare incautamente materiali in discarica, siamo in grado di creare nuovi prodotti e generare energia rinnovabile, calore e fertilizzanti, unitamente alla creazione di oltre 2.000 posti di lavoro”.
Il nuovo piano è stato accompagnato da un impegno immediato concernente il riciclaggio e il ‘waste to energy’ della Viridor che intende investire fino a 800 milioni per i prossimi cinque anni nella costruzione di nuovi impianti nel Paese.

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