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La Prestigiacomo e una politica ambientale “riservata”

Evidentemente troppo occupata a difendere in sede comunitaria le tesi del governo Berlusconi su clima-energia, qualcuno ha notato come la Prestigiacomo risulti assente, come Ministro dell'Ambiente, in alcuni fondamentali interventi, partecipazioni a situazioni, eventi e cerimonie che la dovrebbero vederla in prima fila

Da qualche tempo la Prestigiacomo, bersagliata da più parti con l’accusa di inconsistenza della sua politica ambientale, è un po’ sparita dalla ribalta mediatica ed è mancata nelle dichiarazioni ufficiali. Ad esempio, ed è comprensibile, non si è fatta vedere durante la settimana di Poznan, per il ritiro de il «Fossile del giorno», un’onoreficienza sicuramente un po’ goliardica, ma che di fatto rappresenta un attestato di vergogna ambientale. Il «Fossile» lo hanno assegnato all’Italia, e, nonostante fosse la Prestigiacomo la destinataria prima che aveva l’onere di riceverlo, non c’era però nessuno a ritirarlo, nel corso di una cerimonia seguita da centinaia di delegati e giornalisti. Si tratta di un riconoscimento assegnato dal Climate Action Network (CAN), rete internazionale composta da oltre quattrocento associazioni non governative.
Silenzio del ministro anche sul tema dell’Artico, verso cui adesso aumenta l’interesse in tutto il mondo come nuova frontiera, non solo per la comprensione dei cambiamenti climatici, ma per crescenti interessi economici e commerciali. Lo ha detto oggi a Roma il sottosegretario all’Ambiente, Roberto Menia, nel convegno sull’Italia al Polo Nord organizzato oggi a Roma dal Dipartimento Terra e Ambiente del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Addirittura c’è una nota che specifica che l’Italia prevede di partecipare al Consiglio Artico dell’aprile 2009 con il ministro degli Esteri, Franco Frattini, ma non con il Ministro dell’Ambiente. Lo ha specificato oggi a Roma la responsabile della Direzione generale per l’Europa del ministero degli Esteri, Laura Mirachian, nel corso dello stesso convegno sull’Italia al Polo Nord.
Intanto Letizia Moratti, sindaco di Milano, ha aderito al manifesto ‘Eurocities’ per le politiche contro i mutamenti climatici, che un gruppo di sindaci ha sottoscritto durante la conferenza Onu di Poznan, in Polonia. Lo ha annunciato il sindaco stesso, a margine della cerimonia per il conferimento della cittadinanza onoraria ad Al Gore. ‘Il documento riconosce agli enti locali, e segnatamente alle città, un nuovo protagonismo nelle politiche per la riduzione delle emissioni di gas serra e li impegna a fare pressioni sui governi”. Per ora hanno dato la loro adesione Londra, Parigi, Madrid, Barcellona, Stoccolma. Anche su questo, nessuna iniziativa o comunicazione da parte del ministro dell’Ambiente.
E quando parla, riferiscono le critiche, si limita ad amplificare le tesi e i programmi esposti dal proprio presidente di partito e del consiglio dei ministri.