Rinnovabili

La politica che guarda alle energie rinnovabili

Risparmiare energia nella propria abitazione non è solo un ‘dovere’ nei confronti dell’ambiente, e quindi nei confronti dei propri figli: è anche un’opportunità concreta, seppur non semplicissima, di risparmiare soldi del proprio budget familiare. A due condizioni: avere la possibilità economica di un certo investimento, e saper fare l’investimento giusto. Questa potrebbe essere la sintesi dell’interessante serata svoltasi mercoledì scorso al Polifunzionale, dal titolo “Risparmio energetico in casa, che fare concretamente?”, organizzata dal Forum Energia-Ambiente-Rifiuti del Partito Democratico braidese. Alla conferenza, che ha visto un’elevata partecipazione sia di operatori del settore edilizio che di cittadini interessati, hanno portato il loro contributo tecnico un insieme qualificato di professionisti ed imprenditori. Dopo l’introduzione di Ugo Minini, responsabile del Forum, è toccato all’ing. Beppe Saglia illustrare i principi base del risparmio energetico nelle abitazioni, comprese quelle già esistenti, con calcoli precisi dei risparmi possibili a seconda delle diverse scelte di materiali da impiegare. E’ seguita la relazione dell’arch. Biagio Bergesio, che ha illustrato condizioni, vantaggi e rischi delle installazioni di impianti fotovoltaici, in aderenza alle norme legislative profondamente innovative emanate dal governo Prodi con la Finanziaria 2007. Poi il titolare della ditta braidese MattisEnergia, che ha svolto un ruolo di battistrada nelle installazioni di pannelli fotovoltaici in Bra, ha illustrato numerosi esempi concreti di impianti già operativi in città, progettati a seconda delle caratteristiche delle abitazioni (già esistenti) e delle necessità energetiche delle famiglie che vi abitano. Le ultime due relazioni hanno invece illustrato casi di recuperi di immobili fatiscenti in ambiente extraurbano, nei quali il risparmio energetico è stato il punto chiave della progettazione del recupero stesso. Il primo è la ormai celebre ‘casa passiva’ realizzata (come propria abitazione) dall’arch. Maria Grazia Novo in una frazione di Cherasco: per ‘casa passiva’ si intende una casa che praticamente non ha bisogno di energia esterna per il proprio sostentamento, secondo le rigide prescrizioni normative in vigore nei paesi di lingua tedesca. Il secondo caso è quello del cosiddetto ‘edificio autarchico’ realizzato dall’azienda braidese Gemini Project (anche questo nel Cheraschese): in esso si integrano più tecnologie differenti, tutte già disponibili sul mercato, per arrivare ad una abitazione anch’essa orientata alla totale autonomia energetica. I relatori hanno dato la propria disponibilità a che le loro relazioni vengano pubblicate sul sito del PD braidese: quindi coloro che non hanno potuto intervenire alla conferenza, o che vogliono approfondire questi argomenti, possono consultare le relazioni stesse suwww.pdbra.it .

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