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La mappa degli sprechi energetici

Cento condomini, circa 2.500 nuclei famigliari coinvolti, per un totale di quasi 6mila persone. Questi i numeri dell’indagine, portata avanti dal Centro del Risparmio Energetico Domotecnica di Modena nel corso del 2010, su stabili condominiali dotati di impianto centralizzato, per definire una mappatura reale degli sprechi energetici in città. Un lavoro complesso, che ha permesso di rilevare criticità e fornito indicazioni utili per impostare le politiche energetiche dei prossimi anni.

L’iniziativa, che si propone di sensibilizzare i cittadini sui vantaggi dell’efficienza energetica e dell’uso di fonti rinnovabili, sarà descritta oggi nella sala di Rappresentanza del Palazzo Comunale di Modena. Un appuntamento patrocinato dalla Regione Emilia-Romagna, dal Comune di Modena, da Adiconsum e dall’Aess Modena (Agenzia per l’energia e lo sviluppo sostenibile), a cui ha partecipato l’assessore all’Ambiente e Protezione Civile del Comune di Modena, Simona Arletti. Sono intervenuti inoltre Marcello Antinucci, direttore dell’Agenzia per l’Energia e lo Sviluppo sostenibile di Modena (AESS) e Fabrizio Ferrari, responsabile tecnico del Centro del Risparmio Energetico Domotecnica di Modena.

L’incontro è stata l’occasione per riflettere sui risultati dell’indagine, raccolti nel dossier “Mappatura energetica degli edifici: i risultati di 100 diagnosi condotte sugli stabili condominiali di Modena”. Di materiale su cui riflettere ce n’è molto, dal momento che a emergere è uno scenario caratterizzato da una grave inefficienza energetica e uno spreco medio addirittura del 40% nelle spese di riscaldamento: su 100 euro spesi per il riscaldamento, ben 40 vengono dispersi a causa di impianti obsoleti o muri isolati male. Se si considera poi che un 10% circa degli impianti visionati funzionano ancora con vecchie caldaie a gasolio, una corretta diagnosi e l’intervento adeguato porterebbero un netto miglioramento in termini di performance, risparmio, comfort e tutela dell’ambiente.