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La Liguria spegne le luci e accende le stelle

Mantenere accese durante le ore notturne le luci di insegne luminose o di monumenti è uno spreco energetico inutile. La sicurezza non aumenta con gli sprechi. Bisogna cambiare il modo di illuminare le città. Questi sono alcuni tra i punti più salienti del nuovo regolamento che tra breve verrà imposto a tutti i comuni della Liguria

di Salvina Elisa Cutuli

Durante la notte molte luci si spengono ma molte altre rimangono accese “alimentando” così uno spreco energetico inutile.
È questo il motivo che ha portato alla “nascita” della nuova disposizione imposta a tutti i comuni della Liguria. Dalla mezzanotte in poi fino alle cinque della mattina circa le insegne luminose verranno spente e non si potranno “sparare” le luci verso l’altro così da ridurre l’inquinamento luminoso.
Il regolamento steso dall’assessore all’Ambiente della Regione Franco Zumino, che verrà presentato tra breve, sicuramente farà discutere, ma l’assessore non ha alcun dubbio “ è obbligatorio l’utilizzo di dispositivi in grado di ridurre le emissioni di luce durante la notte”.
E a coloro i quali sottolineano che la sicurezza nelle strade durante le ore notturne è spesso legata ad una buona illuminazione urbanistica Zumino risponde “è chiaro che la sicurezza va garantita, se ci sono necessità particolari dovranno essere evidenziate dai Comuni. Sono previste esclusioni, ovviamente, ma sempre facendo salvo il criterio del risparmio, lo spreco non aumenta la sicurezza. Sparare la luce verso l’altro non serve a proteggere i cittadini”.
Le disposizioni introdotte dal nuovo ordinamento mirano anche a diffondere un diverso modo di illuminare basato sull’utilizzo di lampade a risparmio energetico anziché di lampade a incandescenza e quindi ad alto consumo.
Inoltre, sono stati stabiliti una serie di limiti di watt e candele che non bisogna varcare e alcuni requisiti tecnici per una maggiore efficienza negli impianti di nuova costruzione. Anche gli impianti vecchi dovranno adeguarsi a queste nuove disposizioni.
Nel regolamento non sono esclusi gli impianti sportivi, i monumenti, i negozi e i parcheggi, i quali dovranno attenersi alle nuove direttive.
Secondo l’articolo 9 dunque, “tutti i tipi di insegne luminose non preposte alla sicurezza e ai servizi di pubblica utilità devono essere spente entro le ore 24 oppure alla chiusura dell’esercizio se successiva. Su tutto il territorio regionale vige il divieto di fasci di luce fissi o roteanti di qualsiasi colore o potenza, quali fari, laser e giostre luminose o altri tipi di richiami luminosi come palloni aerostatici o immagini luminose che disperdono la luce verso la volta celeste, siano essi per mero scopo pubblicitario o voluttuario, anche se di uso temporaneo”.
Sono state previste anche alcune deroghe.
Durante le festività natalizie (50 giorni) e le feste patronali (10 giorni) sarà previsto un regime eccezionale di illuminazione. Anche per i monumenti sono state fatte delle eccezioni. L’illuminazione di queste opere, infatti, dovrà essere di tipo radente dall’alto verso il basso e quando non sarà possibile fasci di luce verranno orientati dal basso verso l’altro ma con basse potenze e in modo che ricadano all’interno dell’edificio o che «fuoriescano» per un massimo del 10 per cento.
Se questi criteri non verranno rispettati anche i monumenti rischieranno di rimanere al buio dopo la mezzanotte.
Una cosa è comunque certa, la Lanterna della città di Genova non si spegnerà mai.