Il settore delle fonti rinnovabili dovrà necessariamente essere, specialmente nelle fonti non tradizionali, un comparto da sviluppare il più possibile. In questa affermazione, contenuta in un ordine del giorno presentato dai consiglieri provinciali del Partito Democratico Giampiero Rasimelli, Luca Secondi e Massimiliano Capitani sulle “Politiche energetiche della Provincia con particolare riferimento alle energie alternative da fonti rinnovabili”, è racchiusa la linea politica della Provincia. L’argomento – sul quale ricordiamo che oltre all’odg del Pd ne sono stati presentati altri due, uno di Giampiero Fugnanesi (Pdci) e Enrico Bastioli (Sl) sulle “Iniziative volte alla velocizzazione delle pratiche di finanziamento per impianti di energie alternative” e l’altro di Evian Morani (Pdl) sullo “Snellimento procedure delle autorizzazioni per gli impianti fotovoltaici, proposte di modifica della DGR in materia” – è stato oggetto della I Commissione consiliare permanente presieduta da Capitani, la quale per vedere da vicino di cosa si sta ragionando nei giorni scorsi si è recata al Parco solare fotovoltaico a terra della potenza di 3.079 kWp di Ospedalicchio. “Abbiamo deciso di visitare questo impianto – ha spiegato Capitani – poiché la Provincia è in procinto di realizzarne uno simile per potenza a Valnestore”. In quell’occasione l’ingegner Gianluca Barducci, della ditta toscana che lo ha realizzato, ha spiegato nel dettaglio il funzionamento e i vantaggi che presenta per l’ambiente. 15.800 in totale i pannelli fotovoltaici installati negli otto ettari di terreno per una spesa complessiva di 12 milioni di euro, che consente di ridurre emissioni in atmosfera delle sostanze che hanno effetto inquinante e di quelle che contribuiscono all’effetto serra. In Commissione, invece, si è discusso di problemi più pratici che attengono sempre a questa sfera. Premettendo che notevoli sono gli incentivi statali per la realizzazione di questi impianti, per ottenere le necessarie autorizzazioni si deve passare anche per gli uffici della Provincia. Ed è qui che ci si imbatte con la prima difficoltà dovuta all’esiguo numero di dipendenti destinati ad espletare tutto l’iter. A tal proposito l’assessore fresco di delega all’ambiente, Roberto Bertini, che crede fermamente come “il settore delle energie alternative sia una scommessa per il futuro nel pieno rispetto del paesaggio”, ha partecipato ai lavori della Commissione ed in quella sede si è preso l’impegno di potenziare il settore preposto. “Attualmente – ha spigato il dirigente provinciale al Controllo Ambientale, Borislav Vujovic – ci troviamo di fronte ad un numero di pratiche inevase destinato a crescere da qui ai prossimi tre mesi, a quando, cioè, l’Enel avrà rilasciato i preventivi di allaccio”. Ricordiamo che la Provincia autorizza impianti superiori ad 1 Megawatt mentre per quelli al di sotto di questa soglia provvede il Comune, ma per l’uno e l’altro caso c’è bisogno del parere del ministero delle Infrastrutture che deve pronunciarsi sull’elettrodotto. “Pertanto è necessario – si è ribadito in commissione – avere personale qualificato capace di dare risposte in una materia come questa in cui la Regione tarda a legiferare”.
“L’Italia dei Valori – ha detto Franco Granocchia – è contraria al nucleare, di conseguenza incentiva l’energia pulita. Più che il fotovoltaico sarei per uno sviluppo dell’eolico. Ad Ospedalicchio si è rovinata una zona di alto pregio agricolo”. Per Enrico Bastioli (Sl) e Claudio Fallarino (Pd), “si deve porre attenzione sui luoghi storici ed è bene che le amministrazioni comunali individuino aree adatte all’installazione di impianti”. Luca Baldelli (Prc-Se) è dell’avviso di “istituire corsie preferenziali nelle Conferenze di servizi per questo tema. Occorre creare – ha aggiunto – le condizioni affinché nel nostro territorio ci siano le condizioni per incentivare le imprese di componentistica per energie alternative ed agricoltura”. “Individuare i punti che vanno messi a regime per la gestione del presente come il rafforzamento della struttura ed avviare confronto con la Regione per chiarire fin dove la Provincia possa spingersi”, ha detto il capogruppo del PD, Giampiero Rasimelli. Giancarlo Carocci (Federalismo Democratico Umbro) ha suggerito di “prendere in considerazione i corsi d’acqua”, per Giampiero Fugnanesi (Pdci) “è giunto il momento di prendere delle decisioni”.
Ora la discussione continuerà in Consiglio per l’approvazione dei documenti.