Per un impianto che si apre, in riferimento a quello iraniano di Bushehr, uno che si chiude. È il caso della Germania dove a partire dalla fine di questa settimana verrà interrotta la produzione di energia atomica nella regione Assia, a Biblis, chiudendo definitivamente l’impianto operante grazie al reattore più vecchio del paese. È previsto infatti per venerdì lo spegnimento del reattore A risalente al 1974, dopo aver eseguito lo spegnimento del reattore B lievemente più recente, del 1976, lo scorso mese. Sebbene vi siano quindi i conservatori del Cancelliere Angela Merkel che continuano a sollecitare un ritorno al nucleare, il Governo tedesco avanza spedito nell’attuazione del piano delineato dalla precedente amministrazione Schroeder che definiva e ordinava lo spegnimento, entro il 2021, dei 17 impianti nucleari ancora attivi nel paese. La contrapposizione degli intenti tuttavia resta manifesta rendendo il ritorno al nucleare ancora un’opzione fra le molteplici; ed è proprio per questa incertezza che in ogni caso non è stato disposto lo smantellamento della stessa centrale di Biblis, approfittando della chiusura, definita temporanea dalla DPA l’agenzia di stampa tedesca, per effettuare dei controlli, in vista di eventuali interventi di rinnovo con una conseguente futura riapertura.