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La Francia pubblica il Piano per l’adattamento ai cambiamenti climatici

(Rinnovabili.it) – Nathalie Kosciusko-Morizet, Ministro francese dell’ecologia, dello sviluppo sostenibile, trasporti e dell’edilizia abitativa, ha presentato oggi all’Unione europea, alla presenza di Jean Jouzel, Vice-Presidente del Gruppo intergovernativo di Esperti sui cambiamenti climatici (GIEC- Groupe d’Experts Intergouvernemental sur l’Evolution du Climat) il *piano francese per l’adattamento ai cambiamenti climatici*.
L’aumento delle temperature, dei periodi di siccità sempre più intensi e più frequenti, la diminuzione delle precipitazioni estive e scioglimento dei ghiacciai sono fenomeni già in atto di cui si aspetta il peggioramento nei prossimi decenni. A ritenere valida la previsione anche gli stessi esperti del GIEC che, riunitisi nel corso della settimana a Brest hanno dichiarato di ritenere più che plausibile un aumento della temperatura nell’ordine dei 2°C entro la fine del secolo, indipendentemente da tutti gli sforzi che le nazioni stanno effettuando per ridurre le emissioni dei gas ad effetto serra. Cambiamenti climatici che, hanno aggiunto gli esperti, avranno gravi conseguenze sulle risorse idriche a disposizione, sulla biodiversità, sul livello delle acque del mare influenzando diversi settori tra cui l’agricoltura, il turismo e l’urbanistica.

Per combattere il cambiamento della temperatura globale, oltre a ridurre le emissioni inquinanti, si dovrà preparare le popolazioni ad adattarsi a nuove condizioni. “L’uomo e la natura possono avere la capacità di adattarsi spontaneamente alle variazioni determinate dal cambiamento climatico. Ma a quale costo e per quanto tempo! Certamente se non ci prepariamo, costi e danni saranno molto più alti. Se il cambiamento climatico viene messo in dubbio, oggi tuttavia rimane l’incertezza circa l’entità del suo impatto. Pertanto, questo progetto combina azioni concrete per anticipare e misure per monitorare e migliorare la conoscenza dell’ambiente”, ha detto Nathalie Kosicusko-Morizet.

Risultato della consultazione con tutti i rappresentanti della società civile, il piano presentato dal ministro raccoglie oltre *80 azioni dettagliate*, che coprono il periodo *2011-2015* in cui ai 171 milioni di euro dedicati direttamente alle nuove misure si aggiungono 391 milioni destinati ad investimenti futuri soprattutto nei settori della biodiversità, la salute e l’agricoltura.
Tra gli interventi di maggiore rilevanza contenuti nel piano l’ *ottimizzazione* dell’acqua mediante la promozione di un piano di risparmio della risorsa che prevede un calo dei consumi del 20% della risorsa prelevata entro il 2020 anche attraverso il recupero delle acque reflue e piovane. Importante sarà per il settore sanità dedicarsi alla scoperta e alla cura delle *nuove malattie* legata al cambiamento del clima e all’innalzamento della temperatura che causerà soprattutto il diffondersi di allergie. Sarà inoltre importante adattare le *politiche di pianificazione* ai cambiamenti dei livelli delle acque di mari e fiumi, alla deformazione delle rotaie causate dal troppo caldo o dal gelo così come sarà decisivo incrementare le campagne di sicurezza necessarie ad evitare il rischio di incendi che sono la causa, oltre che della perdita di ettari di bosco, della scomparsa delle specie animali e vegetali che vi abitano.

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