Rinnovabili

La francese Perpignan: prima città ad energia positiva

Mentre la politica europea prepara piani d’azione per aumentare la produzione delle energie rinnovabili dall’8 al 20% entro il 2020, le comunità locali cercano di dare l’esempio anticipando tale programma.
La città francese di Perpignan ha firmato il 18 gennaio 2008, in presenza del ministro dell’Ambiente, una convenzione con lo stato francese impegnandosi a diventare la prima città ad energia positiva. L’obiettivo è di produrre, con fonti rinnovabili, l’energia in relazione al fabbisogno della città.
Cosciente dei suoi vantaggi climatici, questa città frontaliera con la Spagna moltiplica i progetti nel settore delle energie rinnovabili già da molti mesi. Così nascerà a Torreille una centrale solare di una potenza pari a 2,3 MW. Inoltre 70.000 m2 di captatori fotovoltaici saranno installati sui tetti del mercato «Charles Santo» per produrre più di 10MWh/anno. Infine anche l’Hôtel di Perpignan sarà fornito di moduli fotovoltaici così come le tribune dello stadio «Aimé Giral».
Oggi il comune si impegna ad andare ancora più lontano ed inizia una riflessione più globale al fine di soddisfare, entro il 2015, il 100% del fabbisogno di elettricità della Comunità di Perpignan, cioè le necessità energetiche di 200.000 abitanti, utilizzando varie tecnologie di sfruttamento di fonti rinnovabili.
A tal proposito Perpignan prevede la realizzazione di un parco di produzione energetica battezzato ECOPARC, che sarà posizionato ad ovest rispetto all’agglomerato urbano. Questo parco per le energie rinnovabili sarà composto da una rete termica per riscaldare da 20 a 40 ettari di serre collegate ad una fabbrica di trattamento per rifiuti; un parco eolico di 40 turbine a vento da 3 MW ciascuna; di solare fotovoltaico (1 MW per 3 ettari, 40 ettari previsti) e una centrale a biomassa ancora in studio. In totale ECOPARC accumulerà una potenza di 135 MW e sarà dunque capace di sopperire al 75% dei bisogni energetici di Perpignan.
Anche il lavoro sulla riduzione dei bisogni energetici è un elemento chiave del progetto: si prevede di organizzare un programma di rinnovamento degli edifici preesistenti partendo dalle diagnosi energetiche. I nuovi edifici pubblici dovrebbero inoltre essere concepiti e realizzati per rispondere alle nuove norme energetiche di “edifici consumo basso” con consumi inferiori o uguali a 50kWh/m2/a.
Parallelamente il comune si sta impegnando in nuovi programmi di trasporto: un nuovo piano di circolazione, lo sviluppo dei trasporti urbani, sistemazioni miste, trasporto ferroviario e la prosecuzione del «piano bicicletta», (sistema a cui hanno aderito in precedenza Rennes, Parigi e La Rochelle) che prevede che vengano messe gratuitamente a disposizione degli abitanti biciclette comunali. Infine la preservazione degli spazi sensibili e delle risorse naturali.
Su scala regionale gli eletti locali si oppongono alla costruzione di una linea ad alta tensione che fornirebbe l’energia prodotta in Francia alla Spagna: ciò ridicolizzerebbe il lavoro d’avanguardia di Perpignan sulla ricerca dell’autonomia energetica in un paese in cui l’80% dell’elettricità, attualmente, deriva dal nucleare.

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