Utilizzando lo stesso principio di una bottiglia thermos, Guardian Industries ha messo a punto una finestra in grado di raggiungere valori di isolamento di R12 – R13 (coefficiente che indica la resistenza al passaggio del calore, più alto è il valore di R tanto maggiore sarà la sua capacità isolante). Si tratta di un doppio vetro con una struttura molto sottile (0.25 mm) al cui interno viene creato il vuoto (10 – 4 torr) ed opportuni distanziatori tengono separate le due lastre che altrimenti, a causa dell’assenza di aria, tenderebbero a convergere. Il calore viaggia in tre modi, e il vuoto elimina efficacemente due di loro: la conduzione e la convezione. In aggiunta un pannello di rivestimento e bassa emissività riduce ulteriormente e significativamente la perdita di calore da radiazione. I valori di isolamento raggiunto toccano un rating di R13, lì dove una muratura di mattoni e intonaco raggiungono un R12 ed un vetro al massimo un R2. Stephen Selkowitz (direttore della divisione Building Technologies al Lawrence Berkeley National Laboratory) è decisamente contento del risultato ottenuto: “Questo livello di prestazioni sarebbe ottimo per la maggior parte dei climi a cui siamo abituati, considerando anche un notevole passo avanti per le tecnologie installate nelle case e negli edifici passivi, facendo risparmiare la perdita di ulteriore calore”. Ma la nuova finestra super isolante – spiegano i ricercatori – potrebbe essere di 1/3 ancora più sottile degli attuali 6,5 – 11 mm, mantenendo un isolamento globale di R5. Ora l’azienda è concentrata verso questa direzione nonché nell’opzione di aggiungere uno strato sottile di celle fotovoltaiche.