Alimentazione “anticrisi”, contro lo spreco, contro la fame. Fonti alternative ed edilizia sostenibile. E poi strumenti di mobilità sostenibile, società della conoscenza e mobilitazione collettiva per avere di nuovo una “città delle regole”, recuperando i valori di civiltà spesso perduti. Sono questi i nuclei tematici attorno ai quali prende forma l’edizione 2011 del Green Social Festival di Bologna, quattro giorni di mostre, incontri, eventi che dal 9 al 12 marzo coloreranno di verde Palazzo Re Enzo, Palazzo D’Accursio e la Sala Borsa. E tra i patrocinatori, anche la Regione Emilia-Romagna, tra i protagonisti della manifestazione con ConsumAbile.
Appuntamento venerdì 11 marzo con il gioco ConsumAbile che “invade” Piazza Maggiore. Durante la mattinata, giocheranno i ragazzi delle scuole, mentre il pomeriggio – dalle ore 16 alle 18 -, la “singolar tenzone” è aperta a tutti. Chi fosse interessato a partecipare, può prenotarsi inviando una mail a info@centroantartide.it. Giochi, materiali didattici e gadget “responsabili” per tutti i partecipanti.
Il gioco “ConsumAbile” rappresenta un piccolo contributo per il radicamento di una nuova cultura e l’esercizio della propria responsabilità. I giocatori, rispondendo alle domande, sono invitati ad affrontare delle scelte. E a riflettere sulle conseguenze di ciascuna di queste, giuste o sbagliate che siano, in termini economici, di inquinamento e di responsabilità sociale. Come nella vita di tutti i giorni, con le nostre scelte premiamo una filiera produttiva, aderiamo ad uno stile di vita, pensiamo soltanto a noi stessi, a chi ci è vicino o magari anche a chi prenderà il nostro posto in futuro. Scelte che toccano i diversi ambiti: ambiente, mobilità, sanità, agricoltura, energia, urbanistica, sport e turismo. Per chi volesse saperne di più o provare a giocare on line, nella forma più semplice, rinviamo al sito ConsumAbile. Consumatori si nasce, abili si diventa. Impariamo tutti a stare al mondo.
Tra i numerosi appuntamenti del Festival, anche due mostre-allestimento gestite da Mauro Cicchetti su Brasilia, simbolo degli ideali dell’architettura modernista e su Niemeyer, l’architetto che ne ha caratterizzato e plasmato il profilo urbano e identitario.