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La datazione al carbonio in aiuto alla produzione energetica

(Rinnovabili.it) – Cosa hanno in comune la Sacra Sindone e gli impianti per la produzione di energia da rifiuti? Il ricorso, per motivi del tutto differenti, al *metodo del carbonio-14*. Fino ad oggi la tecnica del carbonio-14 o del radiocarbonio è stata utilizzata unicamente per determinare l’età degli oggetti e dei manufatti antichi. Nel centro di ricerca energetica dei Paesi Bassi la datazione radiometrica cambia campo di applicazione e approda nel settore della produzione energetica. Attraverso un “processo”:https://www.14credits.com/ recentemente adattato allo scopo, i ricercatori olandesi prelevano mensilmente campioni mensili di gas di scarico dalla ciminiera delle centrali EfW (Energy from Waste) inglesi, impianti che miscelano scarti di biomassa, come legna e rifiuti organici a carbone per la combustione. L’uso del C14 permettere in questo caso di *valutare in maniera accurata la quantità di anidride carbonica proveniente da combustibili fossili* di vecchia data e quella proveniente dalla biomassa, dal momento che la seconda contiene una percentuale molto più alta di isotopi di carbonio 14. Trovare una tecnologia per determinare la frazione rinnovabile negli impianti di EfW ha costituito fino ad oggi un grave ostacolo per l’industria ed il motivo principale per cui in Gran Bretagna questo tipo di centrali sono escluse dai _Renewable Obligation Certificates_ (ROCs) i certificati rilasciati dall’Ofgem ai produttori Uk di energia verde. In realtà il processo ha già preso piede con successo nei Paesi Bassi e nel Belgio e dovrebbe ora essere esportato, entro la fine dell’anno, anche nel Regno Unito.

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