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La cultura siciliana vira verso le zero emissioni

(Rinnovabili.it) – Anche la cultura ha un prezzo sull’ambiente. Ogni evento, piccolo o grande che sia possiede il suo impatto traducibile in energia consumata e in emissioni di CO2 associate al trasporto delle opere o all’afflusso dei visitatori. A prendersi cura anche di un aspetto come questo, tutto sommato trascurato dall’opinione pubblica o dalle grandi iniziative di promozione della sostenibilità, è la Regione Sicilia. Cogliendo come occasione la mostra “Others” – che espone in questi giorni a Catania e a Palermo le opere provenienti dalle biennali d’arte di Marrakech Istanbul Atene – l’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Gaetano Armao, ha lanciato il progetto pilota *Sicilia/Cultura/Zero CO2* (carbon offsets).
L’iniziativa intende essere promotrice di una best practies che coinvolge da vicino la Fondazione Giuseppe Whitaker e che prevede di ‘risarcire’ l’ambiente della CO2 emessa tramite la piantumazione di nuovi alberi.
Spiega Armao: “Vogliamo promuovere anche in Sicilia la lotta alle emissioni di anidride carbonica coniugando lo svolgimento di eventi culturali con l’abbattimento di CO2, attraverso un progetto pilota volto a sostenere il mantenimento degli spazi verdi della Fondazione Giuseppe Whitaker, che opera a Palermo e a Mozia per la valorizzazione dei beni archeologici e culturali siciliani. La Sicilia in tal modo prende parte ad un ampio movimento mondiale che tende a coniugare cultura e diffusione dei valori ambientali”.
La prima valutazione effettuata del debito ecologico prevede la compensazione di 1.000 tonnellate di anidride carbonica prodotte dall’evento con 20 alberi assegnati alla Fondazione che li pianterà nel parco di Villa Malfitano a Palermo e nell’isola di Mozia, entrambi siti di grande valore ambientale e culturale. La stima della CO2 prodotta sarà aggiornata periodicamente in base all’afflusso effettivo dei visitatori.