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La Commissione Europea sempre più ecologica

Annunciata l’intenzione da parte della Commissione di estendere il sistema che definisce e valuta gli aspetti ambientali delle sue attività, per ottenere miglioramenti sul versante efficienza energetica e riduzione delle emissioni di CO2.

(Rinnovabili.it) – L’organo esecutivo dell’Unione Europea si sta distinguendo da tempo nella lotta al cambiamento climatico globale, e come organizzazione con un’importante forza lavoro non si sottrae dal dare il buon esempio mostrando come si possa ‘fare la differenza’ attraverso un uso oculato delle risorse. “Da molto tempo il nostro personale dimostra un sincero impegno per la diminuzione dell’impatto ambientale delle attività proprie della Commissione. Fin dal 1997 la Commissione si è impegnata a seguire “principi verdi di gestione interna”, che l’hanno indotta a valutare l’impatto delle sue attività sull’ambiente, a pubblicare relazioni in materia ed a ridurre tale impatto tramite l’attuazione pilota del regolamento EMAS (Eco-Management and Audit Scheme)”, ha spiegato Siim Kallas, vicepresidente della Commissione e responsabile dei settori affari amministrativi, audit e antifrode.
E proprio sulla scia del successo del progetto pilota avviato nel 2001, la Commissione ha ora espresso l’intenzione di estendere il proprio sistema di gestione ambientale a tutte le sue attività e edifici presenti a Bruxelles e Lussemburgo. “Estendendo ulteriormente l’EMAS all’interno della Commissione, mettiamo a frutto l’esperienza accumulata prefiggendoci una costante riduzione del nostro impatto ambientale nei prossimi anni”, ha continuato il commissario. Finora il sistema sperimentato nella sede ufficiale a Bruxelles ha portato ad una riduzione del consumo di energia e di acqua rispettivamente del 14% e 23% per m² mentre le emissioni di CO2 provenienti dagli edifici sono state ridotte di oltre il 7% per m².
Il consumo di carta offset è stato ridotto da 48% e buoni risultati si sono registrati anche nel settore rifiuti con una diminuzione del volume totale dell’11% e la destinazione al riciclo del 54% del totale.
Il piano ha registrato anche un’incidenza positiva sulla mobilità promuovere mezzi di trasporto sostenibili la percentuale del personale con sede a Bruxelles che si reca al lavoro con autoveicoli privati è scesa al 29% (nel 1998 era del 50%), mentre la percentuale di coloro che utilizzano i trasporti pubblici (autobus, tram, metropolitana o treno) è salita al 50% (nel 1998 era del 32%). A completamento della strategia verde con la collaborazione della Regione di Bruxelles, la Commissione sta attualmente lavorando a un nuovo progetto urbanistico vincolato alla zona che circonda la sua sede ufficiale per convertire il luogo in un quartiere ad alta sostenibilità.

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