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L’UE potrebbe rivedere la fiscalità del comparto energetico

Secondo quanto riportato dall’agenzia Reuters, la Commissione Europea sta vagliando una bozza di documento per modificare la fiscalità generale sull’energia. Se il documento venisse approvato potrebbero essere favoriti i biocarburanti mentre le fonti energetiche inquinanti sarebbero tassate in misura maggiore

(Rinnovabili.it) – La Commissione Europea potrebbe presto riformare la fiscalità generale sull’energia. Una quota pari a 240 milioni di euro l’anno, che attualmente varia da paese a paese e spesso crea incentivi all’uso delle fonti energetiche più inquinanti. A proporre il cambio di rotta della UE in materia di fiscalità nel comparto energetico sarebbe una bozza di proposta dell’Unione Europea di cui l’agenzia Reuters è venuta in possesso. Sempre secondo quanto riportato dall’agenzia, la svolta fiscale potrebbe arrivare per i combustibili più ecologici. Se fosse approvata la bozza citata dalla Reuters, che contiene il progetto d’imposta paneuropea, i biocombustibili potrebbero essere meno costosi rispetto ad oggi.
L’imposta potrebbe avere contemporaneamente l’effetto di aiutare i governi a combattere i loro elevati livelli di indebitamento senza aumentare le tasse per i lavoratori. Nella bozza del documento sarebbe specificato che “la normativa standard discrimina le energie rinnovabili”. Mentre il progetto di riforma della fiscalità favorirebbe il taglio delle tasse per il biofuel, le aumenterebbe per il carbone. La tassazione avrà due componenti: la prima riguarda una tassa sull’energia basata sul contenuto energetico dei carburanti più che sul loro volume come accade adesso. La seconda è relativa alla carbon tax, la cui discussione verte su un’imposta fra 4 e 30 euro per tonnellate di C02 emessa. In discussione ci sarebbero anche le esenzioni fiscali per gli agricoltori, famiglie povere e industrie energivore.