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L’Ontario bandisce l’eolico off-shore in attesa dei progressi della ricerca

La provincia ha imposto una moratoria sui progetti eolici lungo il lato canadese dei Grandi Laghi, sottolineando la necessità di ulteriori ricerche scientifiche sugli effetti ambientali degli impianti e delle infrastrutture di collegamento

(Rinnovabili.it) – Nessuna istallazione sulle acque dei Grandi Laghi verrà approvata finché gli studi di settore non avranno valutato a fondo l’impatto ambientale degli impianti eolici off-shore. Non transige la provincia canadese dell’Ontario, decisa a portare fino in fondo la sua moratoria sulle wind farm nelle acque nazionali. La sospensiva federale, annunciata lo scorso venerdì, non avrà effetto sulle istallazioni a terra ma interesserà invece i progetti sui laghi canadesi, ad oggi obiettivo numero uno del settore off-shore provinciale.
“L’eolico offshore sulle distese d’acqua dolce è un concetto recente che richiede un approccio prudente finché non sarà chiaro alla scienza quale sia l’impatto ambientale. Al contrario, le conoscenze relative gli impianti a terra sono ampie”, ha spiegato John Wilkinson, ministro ambientale dell’Ontario. La decisione mette in standby a tempo indeterminato tutti i progetti già approvati, quindi anche la “mega centrale della Wasatch Wind da 4.4 GW”:https://www.rinnovabili.it/ontarioun-impianto-offshore-da-4gw-701516, e quelli in attesa di approvazione, inclusa la proposta di Toronto Hydro di istallare circa 70 turbine eoliche nel Lago Ontario; 141 progetti che, secondo un portavoce del Ministero delle Risorse Naturali, verranno con molta probabilità rimborsati.
Delusa la canadese Wind Energy Association (CanWEA) che attraverso il suo presidente Robert Hornung ha espresso la propria posizione “Questa è una decisione infelice che fa abbandonare alla provincia il ruolo di leader nell’esplorare le potenzialità dell’energia eolica offshore nei Grandi Laghi e crea notevole incertezza per gli investitori”.
“Come responsabile del settore che promuove pratiche di sviluppo sostenibile, – ha aggiunto Hornung – non vediamo l’ora di lavorare con il governo per capire i tempi proposti e la portata della ricerca nel campo”.