Si sono aperti ieri i battenti della più grande rassegna meccanica del Mondo. L’Hannover Messe, sfidando i notevoli ostacoli frutto della nube vulcanica che sta assediando l’Europa, ha dato il via alle danze sotto il nuovo motto “Efficienza – Innovazione – Sostenibilità”. La tre giorni anche in questa sua edizione 2010 è pronta a coprire ogni singola tendenza attuale dei rami industriali, portando sotto i riflettori internazionali le ultime innovazioni in tema di tecnologia, sviluppi o materiali. Partner ufficiale l’Italia, che rafforza così un rapporto strategico, quello con la Germania, come confermano le stesse parole pronunciate dal Ministro Scajola durante l’inaugurazione: “Nel 2009 il valore dell’interscambio bilaterale ha superato gli 85 miliardi di euro e la Germania si è confermata il principale sbocco delle vendite italiane all’estero. Rilevante è anche l’ultimo dato sugli investimenti, con quasi 1.200 aziende italiane partecipate da imprenditori tedeschi e un’altrettanto significativa presenza di investitori italiani in Germania (Telecom Italia, Unicredit, Eni, Menarini, Marzotto, PirelliRE, Cerutti, Rottapharm, Iris Ceramiche, Sambonet-Paderno, Feralpi, Riva). Il complesso di questi investimenti assicura lavoro ad oltre 200mila persone”.
Una partnership essenziale soprattutto in vista dell’attesa traslazione dell’economia europea verso un piano “green” e che si concretizza in questa tre giorni con un *Padiglione Italia* realizzato dall’Ice.
Vetrina per il “made in Italy” è da lunedì occasione per le oltre 300 aziende espositrici italiane presenti di portare sul palco tedesco l’eccellenza nostrana e riagganciarsi così alla spinta industriale in vista della definizione del nuovo Piano economico europeo.
Motivo conduttore del programma espositivo nazionale “L’Arte della Sostenibilità”, 1.600 metri quadrati per mostrare sfide e modalità con cui l’Italia sta tentando di raggiungere un modello economico più eco-friendly sui fronti della ricerca, energia, produzione industriale e dell’innovazione dei sistemi di trasporto. Presenza quasi d’obbligo quella dell’Enea che alla fiera presenzierà con alcuni dei progetti di ricerca, delle tecnologie più promettenti e delle opportunità per collaborazioni tecnico-scientifiche, industriali o commerciali a partire da *Stapelia*, il lampione solare realizzato e brevettato nel Centro Ricerche di Portici e tra i più innovativi esempi di integrazione fotovoltaica ad oggi in commercio. O ancora la prima vertical farm italiana *Skyland*, l’eco-edificio di 30 piani progettato per integrare l’intera filiera agro-alimentare in un modello di autosufficienza energetica e di sostenibilità a 360°.
“La Germania è per l’Italia il primo partner commerciale, – ha continuato il ministro – è un rapporto in continua evoluzione, e auspico che proprio dal Padiglione Italia si potranno trarre alcune delle nuove ispirazioni che guideranno il futuro della nostra collaborazione. La mostra qui presentata si chiama infatti _L’Arte della Sostenibilità_, e proprio la sfida di raggiungere un modello economico più “verde” ed eco-compatibile offre enormi motivi di cooperazione per le nostre imprese. Il valore di queste opportunità è fondamentale anche in ottica globale: l’Italia e la Germania, primi due Paesi manifatturieri d’Europa, hanno il compito e l’occasione di accompagnare tutta l’economia continentale verso questo cambiamento”.
Il binomio innovazione e arte la fa da padrone; non a caso all’interno dello Stand Istituzionale sono esposti due de Chirico originali, “Pianto d’Amore” e “Gladiatore nell’Arena”, provenienti dalla Casa Museo della Fondazione Giorgio e Isa de Chirico. Spiega una nota stampa dell’Ice: “De Chirico è espressione di un Paese che ha dato i natali a geniali personalità, correnti di pensiero e scoperte scientifiche che attraverso innovative modalità di produzione e audaci sperimentazioni sulle tecniche e sui materiali hanno creato prodotti di eccezionale qualità. In tal senso, de Chirico si fa perfetto interprete delle tematiche attuali legate alla nuova civiltà tecnologica”.
E il connubio diviene tangibile attraverso l’opera *Pale Eoliche* di Jacopo Cascella. Si tratta di una wind farm monumentale in zone di cava sulle Alpi Apuane, messaggio artistico di come il mondo energetico possa dialogare con la natura, valorizzando l’ambiente anziché penalizzarlo e costituendo dunque un vantaggio anche a livello dell’indotto culturale e turistico.
Il Padiglione Italia conta tra le esposizioni anche il Piano della Mobilità del Comune di Roma voluto dal sindaco Gianni Alemanno, e dall’assessore alla Mobilità e ai Trasporti Sergio Marchi, che illustra le soluzioni votate alla sostenibilità che verranno introdotte nel futuro prossimo dell’Urbe.
Ma l’Italia ritorna anche nell’omaggio di uno dei grandi espositori presenti: Volkswagen, alla Fiera con uno stand dedicato alla propria strategia di mobilità sostenibile, ha svelato in anteprima mondiale il progetto del *Milano Taxi* veicolo laboratorio a trazione elettrica in grado di garantire una velocità massima di 120 km/h e un’autonomia di 300 km fornita dalle sue batterie agli ioni di litio, ricaricabili all’80% in un’ora.