(Rinnovabili.it) – Un Paese la cui economia è a rischio, che consuma quattro volte di più delle proprie risorse e dipende sempre più dagli altri Paesi. È questa la fotografia dell’Italia che la XII Assemblea del Coordinamento Agende 21 Locali Italiane sta mettendo a fuoco oggi e domani a Siena, alla presenza di tutti i Comuni, le Province e le Regioni italiane.
Stando ai risultati che emergono dall’ultima “indagine sull’impronta ecologica del Mediterraneo”:https://www.footprintnetwork.org/en/index.php/GFN/page/mediterranean_initiative/, negli ultimi 45 anni in Italia la domanda pro-capite di risorse è aumentata del 95% e tale fattore ha di conseguenza messo a rischio l’intero sistema economico del Paese. L’Impronta Ecologica, ideata da Mathis Wackernagel, è il rapporto che c’è tra l’uso di natura e la capacità della natura stessa di rigenerarsi. Per Wackernagel, intervenuto questa mattina all’Assemblea, è importante che gli enti locali per primi diffondano sistemi di sviluppo territoriale a basso consumo di risorse, tenendo sempre in considerazione la propria Impronta Ecologica.
Per il Presidente del Global Footprint Network è ora che i governi inizino a dare risposte concrete alla salvaguardia dei territori, in stretta collaborazione con gli amministratori delle città, delle province e delle regioni.