Rinnovabili

L’industria fotovoltaica inaugura l’era della sovrapproduzione

(Rinnovabili.it) – L’occhio di EurObserver e la voce di Enea ancora una volta insieme per fare il punto della situazione sul panorama delle rinnovabili. Sotto la lente scrutatrice è finito stavolta il mercato del fotovoltaico che nel 2009 ha registrato importanti avvenimenti e riconfermato apprezzabili risultati. Come nel caso della leadership dell’Unione Europea che con i suoi 15.861,2 MWp detiene attualmente il 78,1% della potenza installata nel Mondo. Un aumento, quello a livello comunitario, di ben il 52,9% rispetto al 2008.
In realtà, a voler fare le pulci, si tratta di un rallentamento nel trend di crescita sui cui ha influito come primo fattore il collasso del mercato spagnolo. La caduta del segmento iberico è stata tuttavia contenuta da un nuovo record delle installazioni in Germania che dal canto suo ha confermato così di essere il più grande produttore di elettricità solare al mondo con una produzione di 6,2 TWh. “Per la prima volta, – si legge nel “documento”:https://www.energies-renouvelables.org/observ-er/stat_baro/enea/baro196.pdf – il solare contribuisce per l’1% alla fornitura elettrica del Paese e questa percentuale potrebbe raddoppiare nel 2011”.
Ma, analisi regionali a parte, quello che emerge è soprattutto un’industria che sembra ora dover fare i conti con una _crisi di maturità._ “I prezzi del silicio, dei wafer e dei moduli policristallini sono scesi nel 2009 a livelli senza precedenti”, con una media rispettivamente del meno 80%, 50% e 37,8% a compensare così la debole riduzione nei prezzi tra il 2006 e il 2008, nonostante l’allora accresciuta competitività industriale.
Inoltre “i prezzi elevati hanno offerto anche opportunità ai produttori asiatici di accelerare la loro espansione industriale e tecnologica (cinesi, in particolare)”.
E cosa ancor più importante “l’industria fotovoltaica è entrata in un’era di sovrapproduzione con un enorme incremento nella produzione di moduli, scatenato da un afflusso di silicio sul mercato (175.000 tonnellate attese nel 2010 rispetto a 70.000 nel 2008, secondo Photon International). La situazione è ancora sotto controllo e lo sarà fintanto che i prezzi continueranno a superare i costi di produzione, ma “sarebbe molto più problematica se un certo numero di soggetti asiatici decidesse di vendere i propri prodotti sul mercato a un prezzo inferiore al costo effettivo di produzione. A oggi questo non sembra avvenire”.

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