Riprende il progetto pugliese, l’unico in Italia, della rete di distribuzione di idrogeno per le auto da fonti rinnovabili
La Puglia sarà la prima regione in Italia a realizzare una rete di distributori di idrogeno da fonti rinnovabili per le auto. Dopo una battuta di arresto, finalmente il progetto definito dall’accordo di programma firmato lo scorso 10 aprile dalla Regione Puglia e il Ministero dell’Ambiente, riprende quota. Grazie ad uno stanziamento di 5 milioni di euro, saranno realizzati cinque distributori di idrogeno, uno per ogni capoluogo di provincia. L’indiscrezione è trapelata al margine della presentazione del Salone dell’Energia Rinnovabile e Sostenibile Energethica 2009 che, giunto ormai alla quarta edizione si terrà dal 5 al 7 marzo presso la Fiera di Genova. Il Fisico Nicola Conenna, padre del progetto e fondatore e Presidente dell’Università dell’Idrogeno H2U nata due anni fa e divenuta fondazione nel settembre scorso, con sede a Monopoli, sostiene con forza la tecnologia a idrogeno, grazie alla quale un’auto dotata di motori elettrici con ‘fuel cell’ riuscirà a percorrere fino a 300 chilometri in piena autonomia con un’efficienza garantita del motore del 90%, più del doppio di un motore a combustione tradizionale. Attualmente, precisa Conenna, esistono in Italia due impianti a idrogeno, uno a Colle Salvetti, vicino a Livorno, utilizzato al momento per dimostrazioni, e un altro a Fiumicino, vicino a Roma, non ancora inaugurato. Entrambi per idrogeno da metano. In un’ottica futura, sottolinea Conenna, l’idrogeno prodotto tramite un processo di interazione tra acqua, energia elettrica e energia radiante del sole, è un vettore energetico garantito per i prossimi miliardi di anni. Le prospettive per l’uso di tale gas non si limitano tuttavia al settore auto. Conenna infatti, velista appassionato ed ex dirigente Greenpeace, prevede l’uso di motori ad idrogeno anche sulle imbarcazioni da diporto; quest’ipotesi verrà illustrata a bordo di uno yacht a vela Sangermani di 19 metri, nell’ambito di Energethica.