Un nuovo dispositivo fotovoltaico/solare termico realizzato presso la Wake Forest University potrebbe ridurre i costi di riscaldamento domestici di ben il 40%
(Rinnovabili.it) – Buone nuove nel campo della tecnologia solare ibrida: un gruppo di ricercatori statunitensi è riuscito a realizzare un dispositivo prototipale a base polimerica in grado di sfruttare contemporaneamente i raggi del sole per produrre energia termica ed elettrica i dispositivi ibridi in realtà non sono una novità, ma lo è di sicuro il design scelto da David Carroll, direttore del Centro per le Nanotecnologie e Materiali Molecolari presso la Wake Forest University e dal suo team. La tecnologia ibrida di Carrol si avvale di sottilissimi cilindri trasparenti di soli cinque millimetri di diametro, contenenti un mix di olio – il fluido termo vettore – e colorante. Sul retro dei tubi è stato spruzzato uno strato di polimeri foto-attivi che convertono la luce in elettricità mentre l’olio surriscaldato trasferisce il suo calore ad un accumulatore. E a differenza dei pannelli piani i cilindri consentono di catturare anche la luce obliqua. I test di laboratorio effettuati sul dispositivo hanno mostrato che questa tecnologia è in grado di vantare il 30 per cento di efficienza, che paragonata ad una comune cella fotovoltaica polimerica significa un miglioramento dell’8%. Il team realizzerà la prima cella ibrida di un metro per un metro, elemento fondamentale per scalare la tecnologia, questa estate.