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“L’energia spiegata”: Lecce apre le porte alla III edizione del Festival

Quattro giorni interamente dedicati al panorama energetico italiano che vedranno la presenza di esperti del settore e di visitatori interessati ad entrare in contatto con tematiche della manifestazione. Il Festival dell'Energia apre le porte del dialogo

(Rinnovabili.it) – Si sono aperti stamattina i battenti del Festival dell’Energia di Lecce che, giunto alla sua terza edizione denominata _L’energia spiegata_, rinnova l’impegno e la passione nei confronti del dibattito nazionale sulle tematiche energetiche. In grado di aggregare esperti del settore, politici accademici e curiosi, i quattro giorni della manifestazione saranno articolati secondo il “calendario”:https://www.festivaldellenergia.it/pdf/programma_completo_2010.pdf contenente un vasto numero tra convegni e workshop per un totale che supera i 50 appuntamenti con più di “100 ospiti”::https://www.festivaldellenergia.it/index.php?page=protagonisti/index. Raggruppati in *Scenari*, *Visioni* e *Contaminazioni* gli eventi si divideranno rispettivamente in appuntamenti dal carattere più istituzionale, come workshop e tavole rotonde, passando per momenti culturali incentrati sulla presentazione di libri e spazi di approfondimento affiancati da un’area più ludica che comprende mostre e spettacoli, in parte dedicate alle scuole.
Il Festival, sulle orme della passata edizione, spera di rinnovare il successo decretato dalle 18mila presenze registrate nel 2009, divise tra partecipanti e spettatori degli eventi di piazza.
L’evento inaugurale ha visto la presenza del presidente di Assoelettrica, Giuliano Zuccoli, che ha voluto tracciare una panoramica di settore sottolineando gli obiettivi del mercato per i prossimi anni _“Il comparto elettrico – ha detto Zuccoli – ha raggiunto in questi ultimi anni notevoli risultati grazie all’imponente mole degli investimenti effettuati nella direzione della totale sostituzione del parco di generazione,con un sensibile incremento della sua efficienza media degli impianti, passata dal 40% di dieci anni fa a più del 50% di oggi: valore, quest’ultimo, tra i più elevati al mondo e che ha consentito un drastico contenimento delle emissioni di anidride carbonica”_.