Dai ricercatori di uno spin-off universitario l’ultima idea in tema di stoccaggio energetico: borse gonfiabili da posizionare in fondo all’oceano
(Rinnovabili.it) – Un innovativo modo per immagazzinare l’energia eolica off-shore è stato messo a punto dai ricercatori dell’Università di Nottingham. Grazie al lavoro condotto dal professor Seamus Garvey uno spin-off dell’ateneo britannico, la Nimrod Energy Ltd, è pronta ora a testare nelle profondità marine Energy Bag, un nuovo dispositivo di stoccaggio che sfrutta il principio dell’aria compressa.
Il funzionamento è semplice: l’energia eolica prodotta in eccesso verrebbe impiegata per pompare aria compressa in sacchi gonfiabili sottomarini, gli Energy Bag per l’appunto; verrebbe poi lasciato alla forza marina il compito di pompare nel senso contrario l’aria. Garvey ritiene possibile immagazzinare energia ad un costo ben al di sotto di 16 dollari al kWh – meno del 20% rispetto a quanto richiesto dai sistemi a idro-pompaggio – e con un’efficienza del 90%. L’inventore delle Energy Bag sostiene che stoccare l’equivalente di 2 GW per quattro giorni richieda 7 milioni di metri cubi di aria compressa. “Le dimensioni ottimali per i sacchi sono circa 20 metri di diametro e un volume di circa 4.000 metri cubi”. Nonostante il prototipo debba ancora testato il progetto si è già conquistato l’attenzione di E.On che ha fornito una sovvenzione ai ricercatori per lo sviluppo delle Energy Bag.