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L’ENAM di Pomigliano d’Arco scommette sulle rinnovabili

Un buon esempio di risparmio energetico viene dall'Enam di Pomigliano d'Arco che con il solare termico riscalda gli ambienti dell'asilo nido. In cantiere il progetto per l'impianto che ricava energia elettrica dalla frazione organica dei rifiuti solidi urbani

Vincenzo Gaudiano, presidente dell’ENAM SpA di Pomigliano d’Arco ha detto che «entro il 2012 raggiungeremo gli obiettivi stabiliti dal Piano Energetico Comunale di Pomigliano d’Arco. Anzi con ogni probabilità li supereremo. Con il fotovoltaico, con il solare termico che stiamo installando, con circa 3 MWh in impianti di cogenerazione alimentati a fonti rinnovabili, con un impianto a digestione anaerobica che produrrà gas e quindi energia dall’organico, abbatteremo del 6,5% le emissione di CO2 e quindi centreremo l’obiettivo contenuto nel Piano Energetico.»
In particolare quello dell’asilo nido è un progetto molto innovativo.
All’interno dell’ambiente si avrà aria calda ricavata dai raggi del sole.
Il sistema sfrutta l’insolazione per riscaldare non acqua ma aria.
Questa forma di riscaldamento si aggiungerà a quella tradizionale consentendo di ottenere un abbattimento di almeno il 24% sul consumo di gas metano.
Il progetto dell’asilo nido è in attesa di finanziamento nell’ambito del Bando del Ministero dell’Ambiente “il Sole negli Enti Pubblici”.
Un altro progetto, se finanziato, darà la possibilità a Pomigliano di avere un impianto in grado di produrre energia elettrica ricavata dalla parte organica dei rifiuti urbani con sistema di gestione anaerobica.
L’impianto sarà in grado di produrre a regime 3 MWh ora di energia elettrica all’anno e circa 7000 tonnellate di ammendante da utilizzare in agricoltura o per le bonifiche.