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L’elettronica europea diventa più sicura

(Rinnovabili.it) – In principio era la *RoHS I* (direttiva 2002/95/CE, prima norma comunitaria a fissare rigorosi valori limite per piombo, mercurio, cadmio, cromo esavalente, bifenili polibromurati e altre sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche. La legislazione in materia è stata aggiornata nel tempo e a giugno di quest’anno è stato “adottato un nuovo testo”:https://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2011:174:0088:0110:EN:PDF che *amplia il numero di prodotti coperti dalla direttiva*. In attesta che gli Stati Membri recepiscano nella loro legislazione la norma comunitaria – hanno a disposizione 18 mesi di tempo – Bruxelles spiega oggi quali nuovi elementi sono stati aggiunti nell’aggiornamento della RoHS.

La revisione innanzitutto *estende gradualmente* a tutte le apparecchiature elettroniche *il divieto di impiegare sostanze pericolose*, includendo prima fuori categoria come i cavi e i pezzi di ricambio. Un primo riesame dell’elenco delle sostanze vietate da svolgere entro luglio 2014 e da ripetere a intervalli periodici fino alla *completa conformità si otterrà entro il 2019*.
Tra gli elementi fondamentali anche *un maggiore allineamento al regolamento _REACH_* concernente la registrazione, la valutazione, l’autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche e *la marcatura CE,* che indica la conformità alle normative europee relative ai prodotti elettronici, a loro volta in linea con la direttiva RoHS.

“Esporre esseri umani o il nostro ambiente a sostanze pericolose non è accettabile in presenza di soluzioni alternative – ha dichiarato il commissario responsabile per l’Ambiente, Janez Potočnik. – Tutti noi entriamo in contatto quotidianamente con numerosi prodotti. La nuova normativa ne aumenterà ulteriormente il necessario livello di sicurezza, riducendo i rischi cui sono esposti i consumatori, tutelandone la salute e proteggendo l’ambiente, oltre a migliorare le modalità di applicazione di tali norme a livello nazionale.”
Per andare in contro agli obiettivi in materia di energie rinnovabili e di efficienza energetica, *i moduli fotovoltaici sono stati esclusi* dal campo di applicazione della nuova direttiva al fine di aiutare l’UE a raggiungere i propri ed al fine di aiutare i fabbricanti ad adeguarsi alle nuove condizioni, si provvederà ad aggiornare il “vademecum con le domande più frequenti”:https://ec.europa.eu/environment/waste/weee/pdf/faq_weee.pdf sulla direttiva ROHS prima del termine ultimo per il recepimento negli Stati membri.

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