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L’efficienza energetica mette d’accordo Enel e Co.Aer

Firmato oggi il protocollo d’intesa per lo sviluppo e la diffusione delle pompe di calore a ciclo annuale per usi residenziali e commerciali

(Rinnovabili.it) – Esiste un modo in grado di abbattere i consumi di energia primaria legati alla climatizzazione invernale ed estiva, facendo così risparmiare soldi al consumatore e emissioni di CO2 all’ambiente. Una tecnologia che, anche grazie a programmi governativi di incentivazione spopola nei settori residenziali di paesi come Norvegia, Germania e Svezia o Francia. Parliamo delle pompe di calore a ciclo annuale, una tecnologia efficiente e rispettose dell’ambiente che, funzionando secondo un ciclo reversibile, sono in grado di soddisfare – con un unico impianto – durante tutto l’anno il fabbisogno termico dell’intera abitazione: riscaldamento, raffrescamento e produzione di acqua calda sanitaria. Nonostante gli evidenti vantaggi questa tecnologia non sembra conoscere una vasta diffusione anche in Italia dove le esigenze di climatizzazione vengono ancora soddisfatte da impianti differenti: caldaia per il riscaldamento invernale e condizionatore autonomo per la stagione estiva. E proprio perché negli ultimi anni il mercato delle pompe di calore a ciclo annuale ha dimostrato livelli di crescita nazionali molto modesti (4-5%) che Enel e CO.AER, l’Associazione Costruttori di Apparecchiature ed Impianti Aeraulici fa parte alla Federazione delle Associazioni Nazionali dell’Industria Meccanica Varia ed Affine, ANIMA hanno deciso di unire le forze e dare avvio ad un progetto congiunto per la diffusione della conoscenza e dell’utilizzo di questi dispositivi. Un progetto sancito dal protocollo d’intesa per lo sviluppo delle energie rinnovabili nel settore della climatizzazione siglato questa mattina da Massimo Bruno, Responsabile delle Relazioni Esterne Territoriali e Confindustria di Enel, e da Bruno Bellò, Presidente di Co.Aer/ANIMA. L’associazione ha rilasciato uno studio sui sistemi di climatizzazione evidenziando che, nell’ipotesi che il 30% della domanda di servizio venga soddisfatta con sistemi a pompa di calore a ciclo annuale, si potrebbe ridurre i consumi di energia primaria di circa 4,6 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (Mtep), con un decremento del 23% dei consumi complessivi, pari a circa 10,5 milioni di tonnellate di CO2 evitate. “Le pompe di calore a ciclo annuale e i diversi tipi di impianti di climatizzazione con esse realizzabili – ha dichiarato Bruno Bellò, Presidente Co.Aer – costituiscono una valida alternativa ai tradizionali sistemi a combustione. Oltre a contribuire al raggiungimento degli obiettivi di efficienza energetica e di riduzione delle emissioni nocive, hanno il vantaggio di impiegare per il loro funzionamento circa il 75% di energie rinnovabili, qualunque sia la sorgente termica utilizzata, aria, acqua o suolo”.