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L’efficienza energetica che passa per gli elettrodomestici

Investire in apparecchi più rispettosi dell’ambiente, in grado di consumare meno e di ridurre le emissioni. Un invito rivolto a tutti

La promozione dell’efficienza energetica viene spesso, concettualmente, legata ad interventi di riqualificazione edilizia lasciando più in ombra un altro settore significativo sotto il profilo dei contributi al risparmio: quello degli elettrodomestici. E a ricordarne l’importanza Ceced Italia, l’associazione che riunisce i produttori di elettrodomestici che rientra nell’Anie (la Federazione nazionale imprese elettrotecniche e elettroniche associata di Confindustria), riportando dati importanti. A livello europeo infatti la sostituzione di elettrodomestici obsoleti con apparecchi più efficienti ha comportato nell’arco di un decennio 34 TWh di elettricità risparmiata, pari a 17 milioni di tonnellate di CO2in meno nell’atmosfera. E continuando a spingere alla sostituzione dei prodotti vecchi con quelli a elevata efficienza – se ne contano 188 milioni in Europa e 20 milioni nella sola Italia – si otterrebbe un risparmio di elettricità pari a 44 TWh, ovvero 22 milioni di tonnellate di CO2, (circa 2,3 milioni di tonnellate per il nostro Paese).
Anche in considerazione della rilevanza economica la Federazione promuove sgravi fiscali per i consumatori, come strumenti per perseguire gli obiettivi di risparmio, e per i produttori, per sviluppare e immettere sul mercato prodotti ad elevata efficienza energetica.

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