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L’eco-efficienza degli imballaggi fa bene all’ambiente e all’economia

(Rinnovabili.it) – Realizzato in collaborazione con il Sole 24 ore, “La prevenzione eco-efficiente” analizza oltre 70 casi di packaging, in base al loro impatto ambientale e alla loro eco-efficienza. Negli ultimi 10 anni la diminuzione del peso degli imballaggi in plastica e acciaio per alimenti è stata rispettivamente del 28% e del 30%; circa il 50% in meno, invece, il peso dei sistemi di chiusura in alluminio. Questo ha portato anche a dei benefici economici quantificabili per circa 500 milioni di euro, tra costi di smaltimento, emissioni e costi esterni da trasporti evitati. Allo stesso modo la raccolta differenziata e il riciclo hanno prodotto ricadute positive sull’economia stimate intorno ai 6,7 miliardi di euro, che nel 2009 sono arrivati fino a 7,8 mld, soprattutto evitando i costi di smaltimento. Infine, nel periodo considerato dallo studio cioè dal 1999 al 2008, l’Italia avrebbe avuto un beneficio potenziale derivante dalle politiche di gestione dei rifiuti di circa 24,7 miliardi di euro. Quello che viene in luce dal dossier è il cambio di paradigma nei confronti dell’eco-efficienza, in cui maggiormente pesa il secondo termine, visto come una garanzia del buon funzionamento di una filiera industriale. Eco-efficienza è infatti la parola d’ordine a cui si ispirano i 70 casi studi analizzati dal Conai, i dati sono di Althesys, che testimoniano un trend positivo.
La novità è però nell’approccio. Non si considera più il recupero o il riciclo di un prodotto a partire dal suo fine vita, ma durante tutto il suo ciclo di produzione: dalla culla alla bara. Il nuovo approccio alla prevenzione quindi come documentato nel dossier supera la dimensione quantitativa, andando oltre anche la classica valutazione di impatto ambientale. Si punta su nuove tecniche di eco-design e di valutazione del ciclo di vita (LCA), in un contesto di massima attenzione alle scelte dei consumatori. La prevenzione diventa allora una leva strategica, capace di portare benefici sia ambientali che economici.
Il Conai ha poi messo a punto una serie di strumenti che permettono di valutare il peso, economico e ambientale, degli imballaggi verso soluzioni più eco-efficienti. Il Global Warming Potential (GWP), per valutare le emissioni di CO2 e di tutti i gas che contribuiscono ai gas serra; il Gross Energy Requirement (GER) indicatore dell’energia totale estratta dall’ambiente durante tutto il ciclo di vita di un prodotto o di un servizio; il Water Footprint che definisce la quantità di acqua impiegata nella produzione e nella commercializzazione di un bene.

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