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L’Australia lancia il progetto di geosequestro della CO2

Il governo australiano ha avviato un progetto per lo stoccaggio di anidride carbonica in siti sotterranei

Con l’inaugurazione del ministro dell’energia Martin Ferguson è partita ufficialmente oggi la prima dimostrazione dell’impianto pilota australiano per il sequestro sotterraneo dell’anidride carbonica (CCS). Si tratta di un sistema sperimentale destinato a pompare fino a 100.000 tonnellate di CO2 in un deposito sotterraneo che si trova due chilometri sotto un vecchio giacimento di gas nella città di Warrnambool, a ovest di Melbourne. Qui le formazioni rocciose dovrebbero agire come grandi spugne e assorbire il fluido nocivo custodendolo per un tempo indefinito. Il progetto Otway, questo è il suo nome, è stato realizzato dalla Cooperative Research Centre for Greenhouse Gas Technologies – conosciuta come CO2CRC – utilizzando 40 milioni di dollari provenienti da finanziamenti statali, da organizzazioni di ricerca e dal mondo industriale. Sull’esito di questo programma c’è l’attesa di tutto il mondo; dai governi dei principali paesi inquinanti alle più importanti compagnie del settore energetico. “Il governo australiano riconosce che non esiste un’unica soluzione per ridurre la nostra impronta ecologica, per questo stiamo sostenendo la ricerca e lo sviluppo di una serie di opzioni”, ha detto Ferguson rivolgendosi ai delegati presenti. “La mia speranza è che questo progetto incoraggi la comunità ad accettare CCS e il suo potenziale ruolo nella riduzione delle emissioni di gas serra”.