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L’Air Force americana guarda ai biocarburanti

L’aeronautica militare statunitense si dichiara pronta a usare i biofuel sui propri voli a patto che l’industria di settore compia un ulteriore sforzo per abbassarne il prezzo

(Rinnovabili.it) – L’Air Force statunitense (USAF) è pronta allo swicth verso combustibili alternativi. Dietro la rincorsa dei biocarburanti da parte dell’aeronautica militare stelle e strisce in realtà non c’è una motivazione ambientalista, ma il chiaro tentativo di rendere le forze armate sempre più indipendenti dal giogo petrolifero. E dopo aver approvato l’uso di carburanti sintetici per quasi l’intera flotta, l’Air Force USA sta ora attendendo il via libera per operare, a partire dal 2012, grazie ai carburanti verdi. La notizia arriva dal Sottosegretario Erin Conaton che ha rivelato “Il grande lavoro che stiamo cercando di fare è quello di inviare un chiaro messaggio all’industria: l’Air Force vuole essere in grado di acquistare ed utilizzare i biofuel nel proprio parco aereo”. “Ma per fare ciò abbiamo bisogno di settore che sia in grado di produrre la quantità di cui abbiamo bisogno a un costo competitivo”, ha spiegato Conaton, sostenendo che l’Air Force sia “pronta” ad adottare i biocombustibili se l’industria è pronta a produrli.
Ad un prezzo di 35 dollari il gallone (circa 3,8 litri) – 10 volte di più rispetto al kerosene tradizionale – i biofuel per l’aviazione rimangono ancora un prodotto di nicchia, assolutamente proibitivo per chi, come l’aeronautica militare USA, consuma ogni anno 9,5 miliardi di litri di carburante. L’obiettivo della Air Force rimane però uno solo: che i biocombustibili possano coprire metà delle esigenze dei propri velivoli entro il 2016.