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L’agricoltura diviene “deposito di CO2” con il compost

Il concime ottenuto dai rifiuti potrebbe essere utilizzato per ridurre i gas serra. Uno studio attesta le capacità del compost in fatto di sequestro d’anidride carbonica

L’agricoltura gioca un ruolo molto importante rispetto al problema del riscaldamento globale: con l’immissione di metano e del protossido d’azoto, essa contribuisce per circa il 9% al totale delle emissioni di gas-serra. Ma secondo uno studio pubblicato sulla rivista “Waste Management and Research” questa tendenza si potrebbe invertire trasformando l’agricoltura in vero e proprio “deposito di carbonio”. Per i ricercatori un maggiore uso del compost, potrebbe portare ad un contributo dell’agricoltura agli sforzi europei per il taglio dei gas vicino al 9%. Attraverso la messa a punto d’un modello matematico, Enzo Favoino della Scuola Agraria del Parco di Monza e Dominic Hogg, del centro di ricerche Eunomia di Bristol, hanno calcolato che in termini di Co2 utilizzando il fertilizzante organico che si ricava dai rifiuti si sequestrerebbe l’1,3% in più di gas, una percentuale sei volte maggiore rispetto a quella dei fertilizzanti chimici. “Solo in Italia – scrivono gli autori – un aumento dello 0,15% del carbonio organico presente nel suolo vorrebbe dire che è stata sequestrata la stessa quantità di gas emessi in un anno”.