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Kevin Rudd, come Barack Obama a Copenhagen

(Rinnovabili.it) – Reduce dalla mancata approvazione del parlamento australiano per ben due volte del suo piano per ridurre le emissioni di gas serra, Kevin Rudd, da quando è stato nominato primo ministro, ha ribaltato il programma di politica climatico-energetica, ma il percorso parlamentare lo frenato e lo ha così accomunato ad Obama, che partito con le migliori intenzioni, ha dovuto prima dovuto cambiare consigliere per l’energia e ora è costretto a vedere la sua legge ferma al Senato Usa.
E quindi sia Rudd che Obama saranno alla Conferenza di Copenhagen senza avere alle spalle l’approvazione di una legge specifica su clima e energia, che hanno voluto fortemente.
“L’Australia sta veramente cercando di colmare il divario con gli altri paesi sviluppati e in via di sviluppo – ha dichiarato Frank Jotzo, il vice direttore del Climate Change Institute presso l’Australian National University – C’è un enorme divario di credibilità in termini di ciò che i paesi ricchi hanno fatto nelle loro politiche nazionali. Se Rudd fosse arrivato a Copenhagen con la legge sull’inquinamento in atto, sarebbe stato ecisamente meglio per la credibilità dell’Australia in questi negoziati”.

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