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Kenya: l’energia di domani verrà dalla geotermia

Sfruttare il calore del sottosuolo per la generazione di energia pulita: il progetto della KenGen vale 1,3 milioni di dollari e porterà alla messa in opera di 280 MW geotermici impiegando il potenziale della Rift Valley

(Rinnovabili.it) – I piani per lo sfruttamento del Rift Valley del Kenya, ritenuto uno dei maggiori detentori di potenziale energetico al mondo in termini di geotermia, hanno avuto un incremento grazie alla proposta di un ambizioso piano da parte della Kenya Electricity Generating Company (KenGen).
Il progetto per realizzazione di un impianto di sfruttamento dell’energia dal sottosuolo da 280 MW prevede un investimento da 1,3 milioni di dollari. L’intenzione della società è di mettere in portare a termine i lavori entro il 2013 ma attualmente è in fase di attesa del via libera dalla World Bank che dovrebbe offrire sostegno in termini economici contribuendo al raddoppio della produzione energetica attuale della KenGen.
La compagnia elettrica keniota ha anche annunciato che “lo scopo del progetto consiste nella messa in funzione di quattro macchinari per la generazione di energia da 70 MW, sistemi di raccolta del vapore, sottostazioni, linee di trasmissione e altre infrastrutture” che permetteranno lo sfruttamento della risorsa rinnovabile di cui il sottosuolo del paese africano è ricco: il calore della terra.
Il referente della KenGen ha anche aggiunto che è stata portata a termine una joint venture con la Nuova Zelanda per la realizzazione del progetto che ha portato all’acquisto di due piattaforme di perforazione.