(Rinnovabili.it) – La _grid parity_ del fotovoltaico sarà raggiunta in Italia nel giro di qualche anno – a sostenerlo è uno studio della _European Photovoltaic Industry Association_ (EPIA), durante la terza edizione dell’*Italian PV Summit*, importante evento informativo dedicato al comparto dell’energia solare che si è tenuto il 2 e il 3 maggio a Verona, con qualche giorno di anticipo rispetto all’apertura della fiera *Solarexpo*.
Diminuzione dei costi della tecnologia e aumento della penetrazione nei mercati elettrici sono gli elementi principali indicati dallo studio per raggiungere una coincidenza del costo del kWh fotovoltaico con il costo del kWh prodotto da fonti convenzionali.
In particolare, in Italia sarà conveniente produrre elettricità con il fotovoltaico senza incentivi già nel 2013 per impianti da 100 kWp, mentre per le taglie a dimensione familiare, 3 kWp, il sorpasso avverrà due anni dopo.
Stessa cosa per i grandi impianti: nel 2014 per i parchi solari da più di 2 MW e nel 2015 per quelli sopra i 500 KW, il solare sarà più conveniente rispetto alla produzione da altre fonti.
Nonostante le ottime prospettive messe in luce dallo studio di EPIA, Giuseppe Sofia a.d. di Conergy, invita a non abbassare la guardia nel percorso di avvicinamento del fotovoltaico italiano alla _grid parity_: – “Occorrerà del tempo affinché il sistema bancario ci si abitui, ma il tempo ci sarà, perché la parità non verrà raggiunta dall’oggi al domani”.
Secondo Sofia, lo sviluppo del fotovoltaico dopo la probabile fine degli incentivi, dovrà proseguire anche grazie ad “altre forme di sostegno come gli sgravi fiscali”.
“Già ora intanto”, – ha aggiunto Francesco Meneguzzo, ricercatore CNR-IBIMET, – “il fotovoltaico sta facendo sentire il suo peso nella competizione tra le fonti, che si concretizza in un calo del prezzo dell’energia durante i picchi di domanda.” Proprio il suo studio sul peak-shaving, presentato nel corso dell’appuntamento, ha mostrato come la produzione del fotovoltaico nelle ore di picco stia contribuendo ad abbassare i prezzi dell’energia all’ingrosso.”
Nel corso dell’incontro, lo studio di EPIA, ha infine prodotto dei dati interessanti sull’inserimento di una quota di elettricità solare nel sistema elettrico italiano, partendo dall’ipotesi che il bel paese arriverà a produrre entro il 2020 circa 38-39 miliardi di chilowattora all’anno di energia fotovoltaica. Secondo EPIA l’attuale rete elettrica italiana potrebbe accogliere realisticamente e senza problemi almeno 37 GW di energia elettrica solare. Ma il conflitto tra le diverse fonti energetiche per l’allacciamento alla rete – fa notare l’associazione – “esiste già adesso, servirebbe una cornice normativa che garantisca un reale unbundling delle reti”.