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Italia Nostra: la miniera di Pasquasia è una vera e propria “bomba ecologica”

E’ stata posta, finalmente, la dovuta attenzione al sito minerario di Pasquasia. Sono stati conclusi, infatti, i primi accertamenti relativi alla miniera dismessa, sita tra Enna e Caltanissetta, effettuati nell’ambito di un’inchiesta avviata dalla Procura della Repubblica di Enna. I primi dati acquisiti dai magistrati sono allarmanti. Nelle relazioni dei tecnici incaricati delle indagini si parla di oltre un milione di metri cubi di rifiuti speciali, altamente pericolosi, disseminati sul nudo terreno che, quindi, risulterebbe contaminato. Così come risulterebbero contaminate le falde acquifere e il vicino fiume Morello, affluente dell’Imera Meridionale, nel quale confluisce in prossimità del ponte Capodarso. Siamo nel cuore della Riserva naturale orientata Monte Capodarso e Valle dell’Imera Meridionale, di cui Italia Nostra è ente gestore dal 1999. Nel corso dei sopralluoghi, sono stati rinvenuti anche circa cento bidoni contenenti sostanze tossiche pericolose, stoccati senza alcuna misura di sicurezza. Nell’ambito dell’inchiesta coordinata dal sostituto procuratore Marina Ingoglia, si sta inoltre verificando se il trasferimento delle apparecchiature contenenti Cesio 137, altamente radioattivo, sia avvenuto secondo le modalità di legge e se effettivamente le attrezzature radioattive siano state correttamente conferite a un impianto di trattamento delle scorie. Insomma, diciamolo: una vera e propria “bomba ecologica”. Intanto, presso l’Assessorato regionale al Territorio e Ambiente sono stati sequestrati tutti gli atti e la documentazione relativa alla miniera di Pasquasia. Dalla prossima settimana sono previsti i primi interrogatori dei funzionari degli enti che avrebbero dovuto provvedere alla bonifica. Noi di Italia Nostra riteniamo che sia venuto il momento di fare piena luce sulla “questione Pasquasia”. I cittadini hanno il diritto di sapere, di conoscere lo stato delle cose. Pertanto, auspichiamo l’attivazione di in’inchiesta anche da parte della Procura della Repubblica di Caltanissetta. Italia Nostra annuncia che intende costituirsi parte civile.

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