L’impianto, è costituito da sedici torri eoliche alte 126 metri e posizionate su tre chilometri e mezzo di crinale. L’autorizzazione è stata concessa da un Commissario “ad acta” a causa delle eccessive lentezze nelle decisioni della Giunta Regionale. L’azione di Italia Nostra, a difesa del sito archeologico “Saepinum”, arriva a poco tempo dalla revoca, dell’autorizzazione, alla Provincia di Grosseto, della realizzazione della centrale eolica di Murcinella, territorio di produzione del vino Morellino di Scansano.
Dalla parte della realizzazione della centrale eolica si sono schierati i comuni di S.Giuliano e Cerceppiccola. Contrari invece quelli di Sepino, Cercemaggiore, Mirabello e Terrazzano.
L’intervento del ministro dell’Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, ha amesso il problema di impatto ambientale, anzi proponendo che la “V.I.A.” (valutazione di impatto ambientale) viga a livello nazionale e non più regionale. A tale proposito c’è sempre un tavolo di trattative anche al ministero dei Beni culturali.
Italia Nostra è ricorsa al Tar proprio per le modalità di svolgimento della V.I.A. dalla Regione Molise. La valutazione di impatto ambientale “non esaurisce i complessi temi in gioco – ribadisce Italia Nostra – e non si giova del parere di esperti terzi nominati dalla regione sui singoli argomenti, per esaminare la fondatezza dei documenti presentati dalle imprese eoliche”. (fonte Apcom)